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Piazza Affari: ci risiamo!

Da Pukos
Piazza Affari: ci risiamo!

Crollano i bancari

La Borsa milanese sotto tiro, la situazione rischia di degenerare, ma i nostri telegiornali parlano di una cosa importantissima, il patto del Nazareno.

Torna a scendere rovinosamente la nostra Borsa affossata da motivazioni esogene ed endogene. A soffrire è l’intera area euro, visto che è stata una giornata di passione anche per Francoforte (-1,7%) e Parigi (-1,5%), mentre Londra (-0,2%) ha limitato enormemente le perdite ed in questo momento New York viaggia ancora sulla parità.

Però se l’economia statunitense va a gonfie vele con tassi di crescita da “Paese emergente” ed una Borsa che “tira” come non mai ritoccando giornalmente i propri massimi storici con valanghe di acquisti che vanno a subissare le sporadiche vendite, ci dovremmo attendere anche un’impennata del dollaro, ed invece …

… ed invece il cross Eur/Usd continua a rimanere in area 1,247 ossia su valori estremamente penalizzanti per la moneta unica continuamente sopravalutata rispetto ad un’economia che fatica enormemente ad uscire dalla stagnazione.

Ed ovviamente con simili condizioni la nostra Borsa è tartassata dalle vendite, come avevamo già sottolineato nei giorni scorsi l’emblema della debacle italiana è Unicredit (-5,64%) che ha rilasciata un’ottima trimestrale e nella seduta odierna ha ritoccato il minimo dell’anno dopo aver lasciato sul terreno l’11,14% nelle ultime cinque sedute!!!

Praticamente il mercato non crede più che l’Italia possa uscire dalla crisi nella quale si è cacciata accettando di entrare in quella follia chiamata euro.

Il Ftse Mib (-2,87%) è stato ovviamente zavorrato dai titoli del comparto bancario che hanno occupato le ultime tre posizioni della classifica odierna con BpM (-7,28%), Banca MPS (-6,48%) e Bper (-6,02%). Sono performance che parlano chiaro, e coloro che anziché parlare della drammatica situazione del Paese cercano di spostare l’argomento sulla legge elettorale attribuendo a questa poteri taumaturgici, sono chiaramente in malafede.

E per concludere con il comparto bancario ecco le altre performances: Banco Popolare (-4,27%), Intesa Sanpaolo (-3,66%), Mediobanca (-3,44%) ed Ubi Banca (-2,70%).

Utili in calo e debito alle stelle affossano Enel (-5,86%), seduta disastrosa anche per Campari (-5,73%) dopo conti che hanno evidenziato un aumento dei ricavi, ma una drastica riduzione degli utili ed un’impennata del debito finanziario netto che ha superato quota 1 miliardo.

Forti vendite anche per Buzzi Unicem (-3,46%), Prysmian (-3,38%) e Finmeccanica (-3,16%).

Si può cominciare a definire preoccupante la situazione di Azimut (-3,14%) al quinto calo di fila, in queste cinque sedute il bilancio complessivo è quasi drammatico (-13,68%) e dai massimi dello scorso aprile si può tranquillamente parlare di una debacle (-35,22%).

Concludiamo, però sottolineando anche i rialzi di giornata. Pur terminando molto distante dai massimi di seduta Mediaset (+6,06%) ha messo a segno un bel rimbalzo, i conti hanno infatti evidenziato un aumento delle perdite, ma una sorprendente sostanziale tenuta dei ricavi.

Continua anche il recupero di Moncler (+4,16%) tornato oltre quota 11 euro, ma dobbiamo sottolineare ancora una volta l’ennesimo massimo relativo di Fca (+2,19%) che ormai si trova nei pressi dei massimi registrati nel 2007.

Concludiamo poi con Saipem (+1,02%) che faticosamente sta cercando di uscire dalle sabbie mobili, oggi, per la terza seduta di fila, non ha confermato in chiusura quota 13 euro, superata sempre in intraday, a nostro avviso, però, le possibilità di crescita rimangono intatte.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro 


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