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Piazza Affari, continua la fase di debolezza

Da Pukos
Piazza Affari, continua la fase di debolezza

Il Ftse Mib di nuovo sotto quota 21.000 punti

Si salvano Moncler, Finmeccanica, Salvatore Ferragamo e Campari. Forti ribassi per Buzzi Unicem, Banca MPS, Banco Popolare e BpM.

La nostra Borsa è risultata la peggiore d’Europa, ma al di là del risultato odierno ciò che preoccupa maggiormente è che la fase di debolezza non sembra incontrare ostacoli.

Oggi il nostro indice principale è tornato sotto quota 21.000 punti e non ha mai dato la sensazione che potesse rimbalzare su un qualsiasi livello, pochi, molto pochi i titoli che hanno terminato le contrattazioni con un rialzo, le vendite hanno colpito un po’ tutti i comparti.

Fra i bancari si sono salvati, seppur con performances risibili, Intesa Sanpaolo (+0,17%) e Bper (+0,08%), ma hanno avuto ribassi di tutt’altro spessore Banca MPS (-3,75%), Banco Popolare (-3,39%) e BpM (-2,68%).

Giornata decisamente negativa anche per il comparto del risparmio gestito, Mediolanum (-2,62%) ed Azimut (-2,01%) hanno trovato due “sbarramenti” importanti, il primo sul livello dei 6 euro ed il secondo a 21 euro, ora è probabile che i cali possano ampliarsi.

La maglia nera di giornata, però, è toccata a Buzzi Unicem (-3,82%) al quinto ribasso nelle ultime sei sedute. Un altro titolo in un momento non felice è Stmicroelectronics (-2,67%) che nelle ultime cinque sedute ha lasciato sul terreno il 5,78%.

Continua la discesa anche Yoox (-2,11%) tornato sulla soglia dei 19 euro. Ha perso un po’ di appeal Snam Rete Gas (-1,97%) così come Mediaset (-1,86%).

Ma parlando di titoli in difficoltà ovviamente un discorso a parte merita Cnh Ind. (-1,85%) da quasi un anno in trend negativo che si è particolarmente accentuato in questa estate, nel 2014 il titolo della galassia Agnelli ha perso quasi un quarto della propria capitalizzazione di Borsa e non riesce proprio a trovare una base dalla quale ripartire, ora siamo sull’orlo di quota 6 euro, un livello che si spera resti inviolato.

Segnaliamo infine gli storni di Gtech (-1,82%), Enel Green Power (-1,53%) e di altri tre titoli del comparto bancario: Mediobanca (-1,56%), Ubi Banca (-1,56%) e Unicredit (-1,51%).

Fra i pochi titoli che hanno terminato le contrattazioni con un guadagno va rimarcato Moncler (+1,57%) che ha capitalizzato qualche buon report, ma attenzione perché la chiusura è arrivata molto distante dal massimo di giornata fatto segnare in apertura.

Sale senza soluzione di continuità Finmeccanica (+0,98%) che da inizio anno sta guadagnando il 40%.

Ed infine si riprendono dai ribassi delle scorse sedute Salvatore Ferragamo (+0,85%) e Campari (+0,78%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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