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Piazza Affari non ce la fa

Da Pukos
Piazza Affari non ce la fa

 Borsa milanese in affanno

Bene Mediaset sulle voci di operazioni straordinarie. Su anche Buzzi Unicem, Autogrill, Pirelli e Tenaris. In calo Unipolsai, Finmeccanica e Bper.

Le difficoltà che sta avendo la nostra Borsa devono suonare come un campanello d’allarme per tutti, non solo per l’Italia. Le elezioni europee non contano, è la situazione economica che preoccupa i mercati ed il nostro Paese è, come sempre, il primo a prendere “l’influenza” che poi trasmette anche agli altri.

Il fatto che il nostro indice principale un giorno salga e due scenda è emblematico di una situazione di nervosismo che non è foriera di buone notizie.

Anche questa iperattività della Magistratura non può altro che essere un sintomo del malessere in cui versa il nostro Paese.

Dagli Usa dati macro contrastati non hanno influito più di tanto sull’andamento della seduta in Europa, risultata comunque positiva per i listini più importanti, soltanto Piazza Affari ha fatto eccezione … e che eccezione!

Il Ftse Mib (-1,09%) dopo essere partito in territorio positivo ha cominciato a franare costantemente fin quasi al termine della seduta, un rimbalzino finale ha permesso di non terminare sul minimo di seduta.

In calo praticamente tutti i settori con l’eccezione dei media tenuti a galla da Mediaset (+2,63%), si parla di uno spin-off per Mediaset Premium alla quale sarebbero interessati anche colossi del settore come Vivendi e Al Jazeera.

Torna sopra quota 11 euro Buzzi Unicem (+2,02%) al terzo rialzo in questa ottava, naturalmente occorrono ancora conferme prima di affermare che è terminato il trend ribassista.

Sembra un po’ più avanti, su questa strada, Autogrill (+1,31%) che oggi ha concluso, unico caso, sul massimo di giornata, tornando anche sopra la media degli ultimi dodici mesi.

E concludiamo con gli ultimi due rialzi di seduta, solo frecce verdi nella settimana in corso per Pirelli (+0,69%), e sale ancora anche Tenaris (+0,51%).

Ma volgiamo lo sguardo verso il fondo della classifica dove troviamo UnipolSai (-3,80%), il provvedimento cautelare per l’AD Cimbri, accusato di aggiotaggio, non ha giovato di certo, ma il titolo ha terminato molto distante dal minimo di seduta, ed inoltre ormai da un mese e mezzo a questa parte non si erano viste che vendite.

Discorso analogo per Finmeccanica (-3,48%) che ritorna sulle valutazioni che faceva segnare ad inizio anno.

Brutto dietro front anche per Bper (-3,19%) il cui ritorno sotto quota 7 euro non lascia grandi speranze per il futuro. Doccia gelata anche per Saipem (-2,92%) che proprio quando dava l’impressione di puntare a quota 20 euro torna subito sotto quota 19.

La seduta è stata fortemente negativa per i titoli del comparto bancario, oltre a Bper, infatti, anche Mediobanca (-2,84%), Banca MPS (-2,61%), Banco Popolare (-2,20%), Ubi Banca (-1,75%), BpM (-1,53%), Unicredit (-1,42%) ed Intesa Sanpaolo (-1,39%) hanno terminato in rosso.

Terzo calo consecutivo per Tod’s (-2,25%) che rischia di uscire al ribasso dalla lunga fase laterale.

Segnaliamo infine gli altri titoli che oggi hanno lasciato sul terreno oltre due punti percentuali: Exor (-2,20%), Yoox (-2,13%), Enel (-2,08%), Azimut (-2,05%) ed A2A (-2,02%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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