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Piazza Affari poco sotto la parità

Da Pukos
Piazza Affari poco sotto la parità

Termina per il Ftse Mib una settimana molto positiva

Piazze europee deboli, ma non ci sono state prese di beneficio. Bene ancora i titoli bancari, A2A e Mediaset. In calo Exor, Cnh e Yoox.

Le Borse europee terminano la settimana con una seduta tutto sommato “tranquilla”, non ci si è mai molto discostati dalla parità e quando sembrava, dopo l’inizio stentato di Wall Street che si potesse andare a concludere sui minimi di giornata a New York si è cambiato marcia ed anche le Piazze europee hanno così recuperato posizioni finendo poco mosse.

Il dato sull’occupazione Usa è risultato molto deludente, gli economisti si attendevano un aumento di 223.000 unità fra gli occupati nel settore non agricolo, sono stati “solo” 142.000, insomma, poco più della metà.

Ma Wall Street, come al solito, non ha reagito male ad un brutto dato macro ed attualmente naviga intorno alla parità.

A Piazza Affari sono state ancora una volta le Banche a sorreggere l’indice principale, hanno prevalso gli acquisti anche oggi e non ci sono state le temute prese di profitto all’indomani dell’exploit registrato ieri.

Il Ftse Mib (-0,11%) ha contenuto il ribasso soprattutto grazie al Banco Popolare (+4,57%) tornato proprio nell’asta di chiusura oltre quota 13 euro, non accadeva da oltre due mesi, il titolo è stato sempre ben comprato, ma ha avuto un deciso scatto dopo l’apertura di Wall Street.

Chi invece aveva guidato per l’intera giornata la classifica odierna era A2A (+3,71%) giunta al terzo rialzo di fila e chiaramente proiettata verso quota 0,9 euro, limite risultato ostico già due volte in questi ultimi mesi.

A seguire un tris di Banche capitanate da BpM (+2,44%) tornato oltre quota 0,65 euro ed ormai non molto distante dai massimi dell’anno toccati lo scorso giugno, quindi Ubi Banca (+2,17%) e Mediobanca (+1,83%) veramente in grande spolvero.

Ma a proposito di titoli che stanno vivendo un momento particolarmente brillante ecco ancora Mediaset (+1,36%) che non si ferma ormai da un mese.

Citiamo anche il quarto rialzo di fila per Buzzi Unicem (+0,84%) e Gtech (+0,83%).

Ma il titolo del giorno è ancora una volta Terna (+0,74%) che mettendo a segno il sesto rialzo consecutivo e terminando sul massimo di giornata è andata a ritoccare per l’ennesima volta il proprio record storico, per la prima volta la chiusura è arrivata oltre quota 4,1 euro.

Sul fondo della classifica oggi troviamo Exor (-2,49%), ma dopo i quasi ininterrotti rialzi dell’ultimo mese lo storno sembra quasi fisiologico, oltretutto se teniamo conto che la controllata Cnh Ind. (-2,09%) continua a mostrare una certa debolezza.

In calo anche Campari (-1,57%) che ha trovato ostico il superamento di quota 6 euro, e World Duty Free (-1,38%) ormai da alcune sedute in debito di ossigeno.

Per gran parte della seduta aveva vestito la maglia nera Yoox (-1,32%) che alla fine ha però mantenuto quota 20 euro, un livello che non deve assolutamente perdere per non far tornare il panico fra gli azionisti.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro   


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