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Piazza Affari si sgonfia e termina invariata

Da Pukos
Piazza Affari si sgonfia e termina invariata

Con New York a mezzo servizio per il Veterans Day

Fca mai così alta negli ultimi 7 anni, Bene il comparto del lusso con Tod’s e Salvatore Ferragamo. Contrastati i bancari. Maglia nera ad Unicredit.

L’impennata che aveva portato il nostro indice principale ben oltre quota 19.500 punti si è rivelata effimera, in trenta minuti il guadagno si è azzerato, e successivamente il Ftse Mib (-0,02%) è passato in territorio negativo, il recupero degli indici statunitensi, dopo l’apertura di Wall Street, ha riportato un po’ di acquisti ed alla fine il segno meno rimasto è più che frazionale.

Il resto d’Europa ha visto prevalere i rialzi, la migliore è risultata Parigi (+0,5%) seguita da Francoforte (+0,2%) e Londra (+0,2%).

Da noi ancora una volta il comparto bancario è stato determinante, da sottolineare in particolare la maglia nera indossata anche oggi da Unicredit (-3,31%). Attenzione perché la volatilità sul titolo si è alzata enormemente, quella odierna è la quarta seduta, nelle ultime dieci, in cui il titolo ha fatto segnare al fixing un calo superiore ai tre punti percentuali. Vista l’importanza di Unicredit per il nostro indice principale è un fattore da tenere in grande considerazione.

Quasi tutto il comparto, però, ha terminato con una freccia rossa: Ubi Banca (-1,24%), Bper (-1,19%), Banco Popolare (-1,06%) e Intesa Sanpaolo (-0,18%). Frecce verdi, invece, per Mediobanca (+0,66%), BpM (+0,92%) e Banca MPS (+1,95%).

Non riesce nell’impresa di concludere tre sedute di fila con un rialzo Yoox (-1,26%), ma il tentativo di ripresa del titolo è tutt’ora in atto.

Situazione in deterioramento continuo, invece, per UnipolSai (-1,08%) al quarto ribasso consecutivo e sesto nelle ultime sette sedute, il mercato sta segnalando in maniera ineccepibile le problematiche che stanno emergendo dopo la fusione.

Citiamo infine l’ultimo titolo che ha fatto segnare un calo superiore al punto percentuale, si tratta di Prysmian (-1,02%), potrebbe trattarsi solo di uno stop temporaneo, ma è bene stare comunque cauti.

E rivolgiamo quindi lo sguardo alla parte alta della classifica, spicca ancora la grande performance di Fca (+2,98%) il titolo al fixing ha fatto segnare 9,15 euro, un livello che non toccava dal 7 novembre 2007, quindi più di sette anni! E nessuno è in grado ora di capire quanto può valere.

Rimbalza Tod’s (+2,42%) ma ormai di questi rimbalzi ne abbiamo visti a decine e si sono sempre dimostrati effimeri. Certamente, però, fa un certo effetto vedere il titolo che in 15 mesi ha dimezzato la propria capitalizzazione.

Viste le performance di Fca non stupiscono i rialzi di Exor (+2,29%) di nuovo in prossimità del massimo storico stabilito soltanto il 31 ottobre scorso.

Completa infine la buona prova del comparto del lusso Salvatore Ferragamo (+1,99%) giunto al quinto rialzo di fila.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro 


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