Piazza Tienanmen: polizia sospetta separatisti Xinjiang

Photo credit: gruntzooki / Flickr / CC BY-SA 2.0.

Piazza Tienanmen, emergono nuovi particolari sui fatti dello scorso giorno: secondo il governo cinese ci potrebbe essere stato un attacco suicida dietro l’attacco alla storica piazza, che ha fatto ricordare a tanti i disordini del 1989. La notizia è stata riferita ai media da una fonte anonima dell’agenzia di stampa Reuters. Piazza Tienanmen era stata protagonista l’altro giorno di una vera e propria strage: un auto avrebbe sfondato le barriere di sicurezza che circondano la piazza (tra le più sorvegliate del mondo) e si sarebbe schiantata, prendendo anche fuoco sulla parete sovrastata dall’enorme ritratto di Mao Zedong, fondatore della Repubblica popolare cinese e primo presidente. Piazza Tienanmen era piena di gente e oltre ai tre passeggeri della vettura, che sono morti sul colpo, anche due turisti, un filippino e un cinese, sono stati uccisi. Feriti gravemente, erano stati trasportati in ospedale, ma non ce l’hanno fatta. Oltre alle cinque vittime ci sarebbero anche quasi una quarantina di feriti. Un attacco pesante, sul quale la polizia, che ha subito messo in sicurezza l’area, è intenzionata a fare chiarezza. La polizia cinese starebbe seguendo la pista dei separatisti uighuri dello Xinjiang, ma anche altre piste rimangono aperte. Secondo il giornale Global Times, la polizia avrebbe identificato in due dei passeggeri della vettura dei cittadini dello Xinjiang, una zona a maggioranza musulmana nell’ovest della Cina, da sempre scossa da tensioni separatiste. Il governo cinese non ha rilasciato comunque nessuna dichiarazioni ufficiale su quanto è avvenuto, limitandosi a isolare la zona di piazza Tienanmen e cercando di impedire che venissero fatti filmati e fotografie. La portavoce del ministero degli Esteri, Hua Chunying, ha affermato soloche il governo cinese “non ha informazioni dettagliate” sull’incidente. Molti sono stati sequestrati ai fotografi presenti o accorsi nell’area e altri hanno subito la censura sulla rete, ma qualche foto e qualche video è ancora circolante.