Piazzapulita, twitter e il ceto medio

Creato il 15 gennaio 2013 da Cassintegrati @cassintegrati

Quante volte dai dibattiti politici si capisce, a destra come a sinistra, che della miseria odierna molti ne sanno poco o nulla. Se non scendi nelle piazze o nelle fabbriche, dai lavoratori in lotta, non puoi capirlo. Ecco un esempio accaduto ieri sera, di quanto una buona fetta di noi non abbia proprio idea dell’impoverimento degli italiani. Qui il post di Valigiablu

Corrado Formigli con un “rappresentante del ceto medio”

Ieri sera è andato in onda su La7 Piazza Pulita, il talk show giornalistico di Corrado Formigli che da poche settimane ha scalzato dal Lunedi Gad Lerner col suo “L’Infedele”. Ospiti in studio Nichi Vendola, Mario Sechi, Oscar Giannino, presenti anche i lavoratori della Richard Ginori. Verso metà puntata Formigli cerca di incalzare Vendola sul tema tasse: “Lei tasserebbe i redditi da 100.000 euro?”. Il leader di Sel, come fa spesso quando si trova davanti a una domanda semplice, non risponde direttamente, e questo dà occasione al giornalista di insistere: “Tasserebbe 100.000 euro?”.

Mi trovo a pensare: “E che cazzo, si che li tasserei”, ma poi penso che devo essere proprio comunista. Invece no, dal pubblico in studio di Formigli si alza un brusio, tanto che il conduttore è costretto a commentare: “Per favore, il brusio in sala, 100.000 euro è ceto medio. È così”. Niente, sono proprio un comunista. Io pensavo che con un reddito da 100.000 euro all’anno, anche lordi, uno è un po’ più che ceto medio. Che so, ricco. Non ricco ricco, ma un po’ ricco. Certo non se ha una famiglia numerosa, che so, tipo con 10 figli che mangiano molto. Ma invece “È così”, pare, è assodato, 100.000 euro è ceto medio e quindi io devo essere comunista. Ma se uno – o un nucleo familiare – che fa 100.000 euro è ceto medio, io che cosa sono? Pezzente. Basso pezzente. Pezzente con le pezze al culo. Dovrei chiedere a Formigli: “È così”?

Ma invece no: su Twitter iniziano a piovere critiche riguardo i 100.000 euro del ceto medio. Allora mi dico, forse non sono io comunista ma siamo in tanti ad essere pezzenti, ma 100.000 euro rimane ceto medio perché “È così”. Formigli in studio accenna ai tweet di protesta, durante una pausa nel dibattito. Poi accade qualcos’altro, inaspettato: uno che non è né comunista né pezzente invia un tweet a Piazza Pulita che linka alla relazione (del gennaio 2012) di Bankitalia sui redditi delle famiglie nel 2010. È il Ministro della Coesione del Territorio, Fabrizio Barca, e il conduttore rettifica in diretta: “Reddito medio è 20.000 euro”.

Leggiamo dal documento: “Nel 2010 il reddito familiare medio annuo, al netto delle imposte sul reddito e dei contributi sociali, è risultato pari a 32.714 euro, 2.726 euro al mese. Il reddito equivalente, una misura che tiene conto della dimensione e della composizione del nucleo familiare, si è attestato sui 18.914 mila euro per individuo (…) Il reddito da lavoro dipendente ricevuto in media da ciascun precettore è risultato pari a 16.559 euro (…) Quello da lavoro indipendente è risultato di 20.202 euro”. È così.

Michele Azzu | @micheleazzu


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