La vita é per me come essere in coda, in attesa che si apra l’imbarco di un volo, c’é la fila, c’é tanta gente e via vai, e sei tu, solo tu quello che sceglie come prendere le cose che ti accadono attorno.
Se c’é ad esempio un ritardo del volo hai un paio di modi per affrontare tale evento: ti incazzi con la hostess di turno – ossia con la vita che sembra sempre essere in ritardo quando si tratta di consegnarti qualcosa – oppure la prendi con stile e pensi che comunque é sicuro che poi si partirá, che l’aereo poi sará pronto, ossia che la vita ti recapiterá quello che stavi aspettando.
Vedi la felicitá non si trova in una circostanza o un evento. Ciascun evento é solo quel che é: un evento. La veritá, é che sei tu a scegliere di volta in volta se sperimentarlo come un evento felice o triste. Basta. Semplice.
Di un quadro puoi scegliere di focalizzarti su un dettaglio, ma quel dettaglio non é il quadro, e il prossimo che si metterá a guardare lo stesso quadro quasi sicuramente noterá un altro dettaglio di esso. Eppure é sempre lo stesso dipinto, varia solo il modo in cui lo si sceglie di vedere e percepire.
Ora puoi pure prendere a male parole l’hostess di turno AKA la vita, puoi pure incaxxarti come una iena – ammesso che le iene poi si incaxxino cosi tanto davvero! – e passare tutto il tempo a fumare sopra la questione. Ma quello che farai, sará solo prolungare il tempo. Se il ritardo dell’aereo é di 2 ore, per te incaxxato sembreranno 8 ore. Otto lunghe e fottute ore che passerai seduto su di una sedia a chiederti indignato come fa quello lí che siede ad uno sputo da te, a starsene invece cosi tranquillo a leggersi e studiarsi la guida turistica.
La differenza tra te e lui é solo che lui ha scelto di prendere l’evento per un altro verso, l’aereo partirá di questo ne é sicuro, nel frattempo tanto meglio impegnarsi a trascorrere il tempo facendo altro, come informarsi sul posto dove sta andando, invece che arrovellarsi sui come e perché.
Spesso invece finamo per bloccarci e ingolfarci su ogni singolo evento della nostra vita, e puntualmente si parte alla caccia del capro espiatorio verso cui puntare il dito. Se invece decidessimo di guardare un evento in prospettiva diversa, di vederlo per quello che é e quindi decidere che solo noi abbiamo le redini delle nostre emozioni, vedresti che le cose cambierebbero sotto tutta altra prospettiva.
Certo ci vuole allenamento, perché sicuramente se stai leggendo queste righe ti dirai oh parla facile questa qui!
Ma in ogni cosa ci vuole disciplina e allenamento, non si vince una maratona se prima non ci si é assiduamente allenati con costanza.
Molti mi scrivono e sembra che ce l’hanno con il mondo intero, la nazione, la famiglia, il background, le amicizie, i posti e luoghi, lavori e condizioni, pensieri, ansie e paure … sembrano essere tutti fattori di blocco e impedimento. Tutti fattori, condizioni ed eventi esterni che impediscono un cammino, un progresso.
Ma non vi ho forse detto nel mio ebook Appunti Londinesi il cambiamento è immediato. È quando decidiamo di cambiare che cambiamo.
Questo significa che devi cominciare seriamente a riflettere sul modo in cui pensi, osservi e ti fai influenzare dalle cose, e soprattutto sul modo in cui pensi a te stesso.
Tu diventi quello a cui pensi piú spesso.
Se pensi che non ce la farai allora non ce la farai!
Nessuno potrá scastrarti da quella data situazione, perché tu hai scelto di credere che non c’é nulla o nessuno che ti possa tirare fuori da quella tua situazione. Vedi, ció a cui opponi resistenza non ti lascerá mai, ti faccio un esempio, se ti dico di non pensare ad una data cosa quanto ci scommettiamo che invece finirai per pensarci?
É come quando ai bambini dici no, non toccare quella cosa, e loro matematicamente la toccano, questo perché piu resisti, piú persisti … semplice il concetto no?!!
Se ritieni che una cosa sia impossibile allora essa lo rimarrá, peró poi non stupirti o essere invidioso se vedi che qualcuno la realizza, e qui non sto parlando di andare a farsi una passeggiata sulla Luna, ma di cose come espatriare, cambiare lavoro, trovare il coraggio di dichiararsi, tentare nuove strade, provarci con la tipa che vedi ogni giorno alla fermata del bus, esplorare nuovi orizzonti, dimenticarsi di vecchi limiti, ripartire a 50 anni, imparare un nuovo sport o iscriversi ad una gara …
Non complicare le cose.
Non focalizzarti sul dettaglio perché quello non é il quadro intero. Ti assicuro che puoi guardare la stessa scena e vedere un immagine di felicitá invece che di tristezza.
Se ora ti senti bloccato, invece di prendertela con il mondo intero perché non ti ringrazi, sí ringraziati perché senza sperimentare quello che non vuoi come fai a sapere esattamente quello che vuoi?
E se non lo sai con chiarezza quello che vuoi?
Allora usa come punto di partenza appunto ció che non vuoi, dillo ad alta voce, gridalo, scrivilo e rileggilo e vedrai che poi ti accorgerai di sapere esattamente quello che vuoi.
Fa tutto parte di un’unica moneta, due facce di un’unica cosa, senza una l’altra non esiste.
Quindi ora cosa hai deciso?
Preferisci sbuffare perché l’aereo ritarda, oppure sederti e organizzare in modo utile e creativo il tempo che ti separa tra te e l’apertura dell’imbarco?
Sir Koala ringrazia e saluta.
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