Piccola riflessione sul primo turno elettorale. La sinistra vince se fa la sinistra.

Creato il 17 maggio 2011 da Laperonza

Primo turno elettorale al fulmicotone. Nessuno, credo, si aspettava un risultato del genere. Né la destra berlusconiana, che se avesse saputo avrebbe adottato un atteggiamento meno spavaldo, né la destra finiana e terzo polista che certamente aveva ben altre ambizioni, né il centro-sinistra che è rimasto visibilmente spiazzato dal successo ottenuto.

Non voglio infierire sui vinti ma il silenzio di Berlusconi di queste ore è più che mai eloquente e pienamente consono al suo stile. Fatto sta che a Milano ci aveva messo faccia e prestigio e mi pare inequivocabile che abbia perso entrambi. Insieme ad essi ha perso l'appoggio della Lega, che mi pare cosa ben più grave per lui.

Fini e Casini, pur rinverdendo la migliore tradizione da pentapartito che vuole non vi siano mai sconfitti alle elezioni debbono prendere atto che il loto progetto non ha presa sulla massa. Il centro non si sa bene di cosa non piace se non a qualche nostalgico della prima repubblica che, però, evita accuratamente di dare il voto quando il sedicente centro si allea a sinistra (vedi Macerata) accettando più di buon grado accordi con la maggioranza di governo matrigna appena abbandonata.

Il PD dovrebbe trarre una forte lezione da questa vittoria inaspettata. Il segnale è inequivocabile ed era già chiaro vedendo gli esiti delle primarie dove, immancabilmente, aveva maggior successo il candidato più a sinistra. Ora l'elettorato ha chiaramente detto che se la sinistra smette di democraziacristianizzarsi e fa, invece, la sinistra vince. Lasciamo stare Torino dove ci sarebbe mancato anche di perdere dopo la gestione Chiamparino. La lezione arriva, invece, da Fermo dove l'alleanza a largo spettro di tutta la sinistra stravince.

Perché è chiaro che l'elettore del PD di area centrista ha ben capito che non c'è pericolo alcuno nella sinistra di SEL e affini e vota tranquillamente uno schieramento più spostato a sinistra. L'elettore di sinistra, invece, non capisce e guarda con sospetto alleanze dirette verso il centro (vedi Macerata) e le penalizza. Cosa vorrà dire?

Vuol dire che bisogna "fare qualcosa di sinistra" e non la gara a chi si mette al centro con Fini e Casini. L'Italia ha bisogno di una sinistra credibile e coerente e la si può avere solo con uno schieramento ampio di tutte le forze riformiste, compresi i grillini. Quello di cui, invece, non si sente il bisogno e di alleanza cavouriane incomprensibili e dannose. Questa è una grande occasione. Speriamo che la si colga.

Luca Craia


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