Magazine Diario personale

Piccole fissazioni quotidiane

Da Micamichela @micamichela
E si è capito insomma, che non è un bel periodo questo.
Tra cuore incerottato che pare una mummia, notizie brutte di quelle che non vanno dette nei blog scemi, sconforto da "non combinerò mai niente nella mia vita" che non fa dormire la notte, fa passare in ansia le giornate, venire il mal di stomaco e scoppiare a piangere mentre lavi i piatti o fai step in palestra.
Ieri sera Madre è entrata in camera mia, di proposito, con me dentro, a portarmi un cioccolatino così ti tiri un po' su, che è una cosa che ha del pazzesco, del fenomenale, del paranormale.
Però ci sono delle piccole cose che aiutano, cose che ti concentri, pensi forteforteforte e un pochino il peso sullo stomaco passa.
  • I palloncini. Che dice, i palloncini? E' pazza. Può essere, ma anche no. Perché quando non va, io apro la mia cartellina "Flying away", e guardo i palloncini. Immagino di essere quell'omino qui sotto, appeso ai palloncini colorati, oppure di entrare in una stanza piena di e buttarmici, e per un attimo respiro di nuovo.
Piccole fissazioni quotidiane
  • Il tatuaggio. Pensare di trovare il coraggio di farlo, presto o tardi. Proprio qui sull'esterno del braccio, due o tre parole al massimo in un carattere semplice e infantile. Magari un giorno, quando non rischierò di venire cacciata di casa dai miei.
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  • Il soft-porno su Tumblr. Dove sta il bello nel guardare culi sodi stretti dentro culotte con i fiocchetti, pance piatte e la sempre in voga accoppiata slip+parigine, ancora non l'ho capito, però ho la fissa. Forse il mio lato lesbo si esprime solo su Tumblr.
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  • Lost. In consapevole ritardo rispetto a TUTTO IL RESTO DEL MONDO ho iniziato Lost e mi sono già innamorata: 1. dell'accento di Charlie 2. di Sawyer, ché Jack è buono e noiooooso e chi lo vuole (notare la fossetta prego).
Piccole fissazioni quotidiane
  • La palestra. Mi sono presa della fissata perché da un paio di mesi ci vado tutti i giorni, e mi viene un po' da ridere perché il mio culo e le mie maniglie dell'amore non sembrano essere d'accordo con questa definizione. Madre è passata da "Hai la pancia, forse è il caso che smetti di mangiare" a "Quanto hai perso? Stai sparendo". Ho ingaggiato una personalissima guerra con il mio interno coscia, dato che il davanticoscia e il retrocoscia si sono abbastanza rassodati (non ridotti - MAGARI - solo rassodati) e aspettano che io abbia la voglia di comprare una di quelle cremine magiche che fanno anche la pelle decente, mentre l'interno coscia rimane floscetto, sporgente, che mi vien voglia di prendere un coltello e tagliare delle fettine da impanare per la cena (NO Michela, NON SI IMPANA! Devi fare le scaloppe, non impanare!). Obiettivo (soft porno 2):
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  • Coso. Chiamato anche "l'adorabile" per evidenti motivi. Uno stupido che ha deciso che gli piaccio, ora che ho il cuore incerottato, che sto sperimentando per la prima volta come si possano avere delle crisi d'astinenza da una persona, che immagino la mia vita da zitella senza mai più un uomo intorno.  Coso l'ho conosciuto da qualche settimana e mi è stato più vicino di tutti, forse è l'unico che mi è stato vicino di quelli che conosco. Coso ha gli occhi scuri, i capelli rasati, il pearcing sulla lingua e un tatuaggio sul costato. Coso mi ha ordinato di chiamarlo quando sono in crisi e mi abbraccia un sacco, mi manda i messaggi dolci e quelli strappamutande. Forse è solo carenza d'affetto, però Coso non mi fa pensare.
Piccole fissazioni quotidiane

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