Piccole Magie di cioccolato con fave di cacao

   

“Non so…non capisco…quest’uomo sembra felicissimo ed in felicissimo nello stesso tempo” guardo meglio i Tarocchi. Perplesssa. “ Questa carta è della felicità più pura e sincera….e questa il disastro più totale…qua è pienezza ed amore e qui depressione, perdita sconforto…….guarda io non ci capisco niente”
“Ma hai chiesto del l’Amore, come al solito?” chiede Teresa a Caterina
Caterina annuisce pensierosa e Teresa si rivolge a me, la povera scema “Due donne, quella giusta e quella sbagliata” sentenzia, senza dissimulare biasimo sulle mie scarse doti intuitive, con o senza Tarocchi.
“aaahhh…” il mio sguardo cerca intelligenza in me e non ne trova. Poi guardo arrabbiata Caterina “Ma tu, sempre casini……ma…uno normale, no? Uno libero, magari”
“Io quale delle due sono ?” chiede lei ignorando le mie rimostranze.
“Quella stupida!!!”
Teresa mi appoggia con il silenzio e io metto via i Tarocchi.
Teresa indossa un originale turbante o un foulard piegato con fantasia, non so, che copre i danni della chemio. Stranamente le dona. Il viso sembra persino più giovane ed ora che ha abbracciato questo nuovo look ha perso una parte di severità a vantaggio della solita ironia.
Caterina è bella come sempre, confusa come sempre, sbagliata…al solito. Per questo le vogliamo bene.
“Quando ricominciamo con le lezioni di pasticceria?!” mi chiedono all’unisono e senza darmi il tempo di rispondere Caterina aggiunge “Ironm….Max si è fatto vivo?” coprendo la voce di Teresa che mi chiede date e orari, dando così per scontata la risposta alla domanda sulla scuola.
“Non so se vi posso sopportare anche quest’anno” riesco a dire prima di uno starnuto.
Ho preso il raffreddore. I primi freddi!!! Che strazio. Le mie condizioni fisiche non sono esattamente le migliori.

“Allora cioccolato, e poi ci facciamo un tè” decide Caterina, esultando a non so cosa.
“Il cioccolato va bene anche per le pene d’amore” sogghigna Teresa e mi porge un klinex alzandosi anche lei dal tavolo e dirigendosi verso le dispense.

Lo sanno che a casa mia non mancano mai “gli indispensabili” perciò in un attimo hanno già tirato fuori farina, zucchero e burro. Teresa ha trovato il cioccolato ed il cacao prima che io abbia finito di starnutire e Caterina studia con la fronte aggrottata il barattolino con le fave di cioccolato.
“Eccì” approvo io.

Questi biscotti mi sono venuti in mente una mattina facendo colazione. Sapete quelle mattine un po’ pigre, che ciondolate davanti alla colazione…….ma forse voi non avete tempo di ciondolare la mattina. Io invece lavoro molto di notte e la mattina sono piuttosto stordita. Però creativa!!  

Magie di cioccolato

Ingredienti per 30 biscotti

160g di burro
125g di zucchero a velo
240g di farina
40g di frumina o maizena
1 cucchiaio di cacao in polvere
35g di cioccolato fondente ridotto in scaglie
1 cucchiaio di fave di cacao
1 tappo di rum
In pizzico di sale
Un poco di acqua

Teresa sorride alla planetaria….nostalgia, eh?! Lavora a crema burro e zucchero, Caterina spezza il cioccolato in scaglie e io mi soffio il naso rosso, per la centesima volta.
Poi Caterina aggiunge alla crema le scaglie di cioccolato ed il cacao in polvere, setacciato. Anche un pizzico di sale e l’amido.
Il forno è già acceso. Finiamo di preparare l’impasto versando a pioggia la farina setacciata alternando con il rum e quel tanto di acqua che ci farà raggiungere una giusta consistenza: compatta, morbida, umida.
L’impasto lo rotola Caterina in un lungo salame che avvolge nella pellicola mentre Teresa mi tiene lontana temendo che io infetti tutto. Il salame trova riparo in frigorifero, al sicuro. Al sicuro da me!
E quando l’impasto è duro qualcuno lo taglia a fette spesse poco più di mezzo centimetro mentre io sono accecata dai klinex e dal raffreddore.

Quando mi riprendo il tè fuma sul tavolo ed i biscottini sono pronti.
Ci vogliono solo 15/20 minuti di forno a 180°.
Con un paio di amiche accanto vengono benissimo e se poi siete anche in salute allora dovreste proprio provarli.

Caterina sospira, poi addenta un biscotto, socchiude gli occhi e sorride lo stesso. Alle pene d’amore penserà dopo.
Teresa guarda il biscotto che tiene tra le mani come fosse un oracolo, stringe la tazza di tè e mi sorride.
Io….eccì…..sono raffreddada…..ma poteva andare peggio.