Interno giorno.
“OOOH!”
“Amore di mamma, vuoi l’acqua?”
No con la testa.
“Che vuoi allora, dimmi”
“OOOHHHHHHH!”
“Un biscotto?”
No con la testa.
“La mela?”
No con la testa.
“OOOHHHHH!”
“Vuoi venire in braccio?”
No con la testa.
La questione sta diventando un tantino frustrante.
“Luce dei miei occhi, fammi capire!”
“OOOHHH!!”
Indica la dispensa, dove dentro c’è di tutto.
“OOOHHHH!”
Mi guarda con la faccia accigliata allargando le braccia, come per dire “Quanto sei tonta, non mi capisci!!”
"Ma una parolina, no?"
"OOOOHHHH!"
"Quando ti accigli sei uguale a tuo padre, lo sai?"
"OOOHHHH!!"
E si allunga verso la dispensa.
La prendo in braccio e ce la porto davanti, mi arrendo all'incomunicabilità manifesta.
Lei allunga le manine, prende il barattolo dei biscotti alla cannella de "Il mondo di Laura" e ride felice.
Scende e se ne torna trotterellando felice a vedere Daniel Tiger in salotto.
Alla cannella.
A quattordici mesi.
Sarà colpa di tutto quello che mi sono mangiata in gravidanza?
A quando il peperoncino a morsi?
Gnam.