Magazine Società

Piccoli veleni quotidiani

Creato il 20 settembre 2012 da Dragor

 

 

Casse-pieds 2

_______________________________________________________________________

   I lettori abusivi di SMS. Io ho l’abitudine di utilizzare ogni secondo della mia vita per fare qualcosa di utile. Siccome sono molto romantico, approfitto del tempo passato sull’autobus per inviare teneri messaggi. Per esempio scrivo a mia moglie: "Mio Bébé Adorato, ti amo + di ieri – di domani. Il tuo Micetto." E a mia figlia: "Mia Piccola Pulce, ti ho sempre sotto la pelle. Il tuo Daddy." Ma 9 volte su 10, il mio vicino vuole leggere quello che scrivo. Si contorce, allunga il collo, a volte mi prende il braccio e cerca di spostarlo per vedere meglio il quadrante del cellulare. Quando è riuscito nell’impresa di leggere abusivamente il messaggio, qualcuno osa perfino darmi una gomitata e sghignazzare : «Ihihihih!» Una volta un tizio ha osato dirmi: « Guarda che bientôt vuole l’accento circonflesso. » Come no, il circonflesso in un SMS. «Sai dove te lo puoi mettere, il tuo accento circonflesso?» ho ringhiato. E in quel momento ho augurato a tutti i lettori di SMS altrui di passare una lunga degenza in ospedale, collegati al mondo soltanto dagli SMS. I loro.

   I fissatori di ‘zungu. Sono i tipi che, quando vedono uno ‘zungu, lasciano tutto quello che stanno facendo (ammesso che facciano qualcosa, perché di solito sono sfaccendati) per fissarlo. Se stavano camminando, si fermano e fissano. Se lo ‘zungu si muove, anche la loro testa si muove come quella dei gatti quando gli fai ballare qualcosa davanti al naso. Se ti hanno superato sul marciapiede, si voltano e fissano rischiando di andare a sbattere contro un palo. Se poi lo ‘zungu fa qualcosa d’interessante come comprare una carta telefonica, inforcare una moto o pagare il taximan, apriti cielo. Si accomodano come se fossero a teatro e si apprestano a godersi lo spettacolo della giornata, le mani sui fianchi e la faccia bovina. Se li guardi e dici «embè?» non si muovono di 1 centimetro. A questi tizi bisognerebbe spiegare che non siamo più nel 1897 quando in Rwanda sono arrivati i primi bianchi. Siamo nel 2012 e viviamo in una società multietnica dove, guarda caso, c’è gente che ha la pelle chiara. Meriterebbero di di passare 1 mese nella profonda Basilicata, in un paese del genere Cristo si è fermato a Eboli, ed essere fissati dal mattino alla sera da torme di ragazzini scalzi.

   I conversatori di gruppo. Sono le allegre brigate che, quando salgono su un autobus, si sparpagliano per tutto il veicolo e continuano a conversare come se fossero sole, gridando nelle orecchie della gente. Di solito parlano di argomenti idioti, in linea con il non eccelso QI di chi non ha il senso della privacy. I più indisponenti sono quelli che parlano inglese per darsi delle arie, con un accento che farebbe ridere i cani. L’altro giorno sul bus per Lubangura, come si chiama la nostra Downtown, un tizio ha sbraitato: “Mi ha chiesto ’Facciamo l’amore? “Uah, uah, uah », hanno sghignazzato gli altri, “e tu che cos’hai risposto?”» «Le ho detto ‘Quanto mi dai’?» «Uah, uah uah!» E hanno continuato cosi’ per tutto il percorso che da Remera dura una buona ventina di minuti. « Che cos’hai risposto? » «‘Quanto mi dai?’» Gli sembrava chiaramente molto spiritoso, ma non c’era bisogno di ripeterlo 50 volte. Avrei voluto dirgli : « Ti do 100 RF se chiudi il becco. » A questa gente consiglierei di affittare per le sue conversazioni la sala dei congressi dell’Hotel Serena. Gli costerà 1000 dollari al giorno ma almeno non mi romperebbero le scatole.

Dragor


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :