…parola di NonnaSo che, per quanto ami i supermercati e tutta la merce che vendono (ma soprattutto la merce IN OFFERTA) non ha potuto fare a meno di sentirsi un pò disgustata, e un pò troppo “consumizzata” dalla scorsa edizione delle sfilate Chanel, la cui ambientazione, fortemente voluta da Messieur Karl, è stata una corsia di supermercato, appunto.
Con tanto di carrelli per la spesa e cestini che celavano borse e borse che celavano cestini e modelle come tanti polli pieni di ossa che giocavano allegramente agli scontri dei carrelli.
No, per me è stato no fin da subito. Un senso di fastidio mi ha preso la pancia (e mi sono sentita anche un pò presa in giro, se devo dire, da questa iconografia di massaia d’alto livello che strideva, in netto contrasto, con l’ambientazione cheap.chic del supermercato ricreato)
Chissà cosa ha detto Choupette della corsia del cibo per gatti?
Karl, il più improbabile dei fruttaroli…
Ma “a sto giro” no, a sto giro Messieur Karl si è superato.
E ha ambientato le sfilate della Paris Fashion Week… in un bistrot. E neanche in uno qualsiasi, ma in uno squisitamente rètro, anni 20, tutto legno e rifiniture dorate e vetri profilati…
Oddio, le modelle che si scattavano piacenti selfie ai tavoli erano un pò cheap, eh, non ve lo nascondo,
ma vogliamo mettere? Tutta un’altra cosa.
Il look “leccato” degli anni 20, con quegli occhi pesantemente bistrati, le fasce, il gel ad appiccicare i capelli… no, seriamente: ADORO!
Non fosse stato per quel dettaglio liberti che in alcune inquadrature rivelava la vera natura della location dell’evento (e che mi ha fatto un pò rimpiangere che l’avessero brutalmente coperta con il “finto bistrot”)!
Però va beh, cosa vi devo dire… la collezione la adoro tutta! (#lacrime proprio)
…TRANNE un piccolo particolare. Ma piccolissimo proprio eh…
Chanel, PFW2015 – Image credits: http://www.fashionblog.it
…che però mi risolleva la giornata. Se è capace cotante modella, di risultare un mostro (non c’è altro modo per definirla) in un closeup alla sfilata di Chanel per cui è stata appositamente vestita e truccata dai più sapienti… beh, voglio dire, c’è speranza anche per me.
Fonte: pagina Facebook Women’s Fashion Week (gallery completa QUI)
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