Magazine Maternità
Pillole di vacanza al Koversada. Ancora people watching e nuovo reality: pazzi per il riciclaggio.
Da Mafalda1980 @mafalda1980Altro pisolino della Purulla, altro tempo per scrivere, leggere, rilassarsi e fermare queste giornate su carta. O meglio, su post, ma poco cambia.I suoi ritmi si sono assestati su degli orari molto apprezzabili: si sveglia la mattina presto, tra le sette e mezzo e le otto e mezzo; si fa colazione, si va amma, si gioca sul bagnasciuga (grande evento: la Purulla ha scoperto che accovacciarsi sulla sabbia non provoca danni e quindi finalmente gioca anche seduta). Si fa anche un giretto al parco giochi accanto alla spiaggia dei bimbi. Poi si torna nella casa nel bosco, si mangia un boccone, se ne dà un po’ agli uccellini di passaggio e poi si fa una pennichella. Al risveglio IlMioAmore prepara la piscinetta, la riempie d’acqua fredda e calda in modo che abbia una temperatura gradevole (lui giustamente la chiama pisciatina), io me ne vado a fare un bagnetto nel mio posto.Il mio posto mi piace ogni giorno di più. Scendo gli scalini di pietra tra i cespugli di macchia mediterranea. Annuso l’aria, che in quel punto sa di sale, alloro e rosmarino. Metto le ciabatte sul penultimo gradino, mi giro e mi appoggio sulla scaletta di ferro. Preparo la maschera, la indosso, faccio un po’ di ciaf ciaf sulla pancia per abituarmi alla temperatura dell’acqua e poi via, mi volto e mi tuffo. L’acqua è fresca ma non fredda. Il mondo sotto di me si apre sotto una nuova luce, coi riflessi del sole che illuminano tutto appena mi allontano dalla scogliera, che alle cinque è già in ombra. Un banco di pesciolini piccini picciò mi viene incontro. Poi è il turno dei pesci coi bermuda bianchi e neri (avranno anche un nome, ma sembra davvero che indossino dei pantaloncini, subito sopra la coda). Mi accompagnano per qualche bracciata e poi tornano indietro. Poi i pesci piccoli a siluro. Più in basso, tra i coralli gialli e gli anemoni, vedo stelle marine, granchi, polipi e seppie. Altri pesci più grandi monocolore, e altri piccoli e coloratissimi. C’è una vecchia scaletta, che immagino sia stata strappata dalla roccia da qualche mareggiata, ormai colonia di frutti di mare. Mi immergo, tocco il fondo e torno su.Mi tolgo la maschera e faccio il morto, distesa su questa immensa stoffa verde-blu, come un grande piumone accogliente. Il sole mi scalda, il verde mi circonda. Ogni volta perdo la percezione del tempo e dello spazio: chiudo gli occhi, mi lascio andare e in un batter d’occhio mi trovo trenta metri più in là.Nuoto fino alla scaletta e torno nella casa nel bosco. Nel frattempo la Purulla è a mollo da un pezzo, i piedini sono diventati delle prugne Sunsweet e lei è felice come una pasqua. Via, si va a fare la doccia. Lei non ama particolarmente l’acqua che le piove dall’alto, per cui affido il compito al volenteroso MioAmore. Era da tanto tempo che non passava più di due giorni di seguito con la Purulla, e ne è sempre più innamorato. Lei è coccolona, farabutta e birichina.Dopo la doccia ci si veste (malvolentieri) e si va a cena.Garbin non è più il mio ristorante preferito, da quando il cameriere mi luma in maniera vergognosa e spudorata mentre IlMioAmore pascola la Purulla tra il pozzo (appoggiato sulla terrazza) e le rondini, in attesa del pasto. E’ difficile che mi senta a disagio, ma questo mi dà proprio fastidio. Mi ha persino toccato una spalla, e ho pensato “e mo’ che vuole questo”? L’altra sera IlMioAmore gli ha lanciato un’occhiataccia ed è scappato in ritirata, ma non è piacevole. Poco dopo sono arrivati altri ospiti: una famiglia olandese, genitori, due figlie di circa nove e dodici anni e la babysitter inglese stragnocca, 1,80 di bionda coi tacchi e hot pants. Da come il padre stava proteso verso di lei mentre erano seduti a tavola, ho avuto l’impressione che non fosse più solo la babysitter. E’ curioso il comportamento di certe mogli, proprio non lo capisco. Se mai avessimo bisogno di una babysitter, la voglio con barba, baffi e nei pelosi sparsi qua e là.Altri personaggi curiosi da ricordare sono tre ragazzine, al massimo tredicenni, tutte truccate in maniera ridicola e vistosa, tipo Moira Orfei, che abbiamo incontrato al grill Speranza qualche sera fa. Osservavo come noi donne passiamo 5-6 anni della nostra vita a cercare disperatamente di dimostrare qualche anno in più, e i restanti 50-60 a cercare disperatamente di dimostrare qualche anno in meno. Poi queste si sono messe a giocare a “Deutschland’s next top model”, con una seduta sull’altalena a fare la spietata giudice e le altre due a sfilare. Ecco, se la Purulla un domani guardasse Italia’s next top model e poi ci giocasse con le amiche credo che appenderei la mammitudine al chiodo e mi butterei dalla finestra.Ieri sera invece abbiamo cenato con una coppia più giovane di noi di dieci anni, che ha un cane nero che la Purulla adora. E’ effettivamente un cane adorabile: è una specie di Labrador nera ma con le zampe corte e tozze e il corpo grosso e un po’ a barilotto. Il padrone le assomiglia molto, come accade nella maggior parte dei casi. La sua ragazza invece è una farfalla, esile come una ballerina (e infatti lo è), intelligente e inspiegabilmente insicura. Abbiamo passato una serata piacevole e allegra e mangiato uno dei migliori filetti della mia vita, cucinato mirabilmente dal MioAmore su una griglia improvvisata. La Purulla si è addormentata alle undici: svegliandosi presto, tra le dieci e le undici di sera crolla. Così abbiamo altro tempo per stare insieme noi due, a meno che non crolli pure io.E veniamo alla spiegazione del titolo del post. Scusate le lungaggini!Su Real time recentemente hanno mandato in onda un programma americano, Pazzi per la spesa, dove delle brave massaie statunitensi sbarcano il lunario ritagliando coupon per trenta ore alla settimana, coupon coi quali poi fanno la spesa praticamente gratis. Carrelli strapieni, conti da mille dollari e devono tirarne fuori appena una ventina. Poi spesso e volentieri diventa un disturbo ossessivo compulsivo, e vedi queste donne che riempiono cantine intere di roba, mille spazzolini da denti, duecento barattoli di ketchup e simili. Qui in Croazia, invece, avrebbe molto successo un programma chiamato Pazzi per il riciclaggio.Come forse saprete, per ogni bottiglia di plastica o vetro che viene restituita al supermercato dopo l’uso, qui danno un tot di kune: per la bottiglia di plastica 0,50, per quella di vetro circa il doppio. Più o meno un euro ogni quindici bottiglie.Ebbene, ci sono vari turisti come noi che ogni giorno si fanno il giro di tutti i cassonetti del campeggio (li abbiamo notati perché abbiamo il cassonetto proprio accanto alla nostra piazzola), raccogliendo le bottiglie. Non solo quelle depositate accanto al cassonetto: aprono il monnezzone e ci rumano dentro, alla ricerca dell’agognato bene. Non so se di tanto in tanto ci si buttino anche, sai mai che scappa qualcosa.Ora dico, va bene l’abitudine al riciclo e al risparmio, ma cavolo, rilassatevi, siete in ferie! Capisco che chi ci vive abbia giustamente come abitudine il recupero dei vuoti, anche perché in capo a un mese sono una decina di euro. Ma che una benestante turista tedesca giri il campeggio con la figlia adolescente al seguito, reclutata per l’ingrato compito e giustamente seccata, perdendosi magari il gusto di stare a far niente o di leggere un libro, proprio non lo comprendo.Oggi che giorno è? Sabato? Buon weekend a tutti, è bellissimo aver perso il conto dei giorni della settimana!
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