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Piove, governo assassino

Creato il 21 ottobre 2011 da Laperonza

 

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Nell’Italia del ventunesimo secolo si muore, in città, a ventitré anni, sepolti dal fango. In Italia, capite? Non nel Burundi, non nel Burkina Faso. A Napoli una ragazza viene uccisa dal fango perché piove. E dagli a dire che piove troppo, che non è naturale, che sono avvenimenti imprevedibili. Lo diciamo ormai da anni e da anni ormai sappiamo che il clima sta cambiando, che ci stiamo tropicalizzando, che le precipitazioni sono più sporadiche e intense. E ogni volta, o quasi, ci scappa il morto. Ma le colline che franano e generano fiumi di fango stavano lì anche prima che iniziasse a piovere, e un geologo qualsiasi potrebbe indicarle e dire per tempo quali potrebbero diventare pericolose e quali no. E i tombini delle fogne sono attappati da mesi, non si occludono all’improvviso quando piove. E certo la pioggia non le stappa. Esco di casa e vedo le “chiaviche” di Montegranaro che sono tutte piene di terra e detriti e penso: fortuna che da noi non c’è una collina che ci possa franare sopra. Ci siamo noi sopra la collina. Ma potremmo sempre scivolare a valle. E sarebbe colpa di questo clima bizzarro, imprevedibile e tropicalizzato.

 

Luca Craia

 


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