E' inutile girarci intorno: il dato più importante, finora, di queste elezioni amministrative 2011, è l'exploit di Giuliano Pisapia, candidato sindaco di Milano per il Centrosinistra, che strappa il ballottaggio all'ex sindaco Letizia Moratti, e sfiora la vittoria al primo turno, in quello che è considerato un feudo del centrodestra.L'ultima volta, nel 2006, la Moratti si era imposta al primo turno sull'ex prefetto Ferrante: 51,96% contro 46,97%. Nel 2001 era stata la volta di Gabriele Albertini con un 57,5% a imporsi su il candidato dell'Ulivo Sandro Antoniazzi fermo al 30,5%. Nel 1997 era ancora Albertini ad essere sindaco di Milano, al ballottaggio contro Fumagalli, e ancora prima, nel 1993 Marco Formentini della Lega Nord. E questi sindaci di centrodestra, sia detto per inciso, venivano dopo una serie di sindaci socialisti e socialdemocratici dal dopoguerra a Mani pulite.Ecco una tabella tratta da Wikipedia.
fonte wikipedia.it
Non è quindi di piccolo momento questa inversione di tendenza di pieno di sindaci del centrodestra, iniziata formalmente dopo Mani pulite con il primo sindaco leghista, anche considerando quello che Silvio Berlusconi ha affermato prima del voto e cioè che queste amministrative rappresentano un test importante per il Governo, e stante anche il numero, notevolmente inferiore alle attese, di preferenze raccolte dal premier finora (27.000 voti di preferenza, sui 52 mila attesi).Quanto al resto dei comuni capoluogo di provincia, sui quali si soffermeranno maggiormente i commenti, sarà utile sapere che, su 30 comuni, 20 provengono da sindaci di centrosinistra.Per ora, comunque, le uniche certezze sono Torino al candidato del centrosinistra Piero Fassino Bologna, sempre al centrosinistra con Merola. Tutti gli altri più importanti comuni capoluoghi di provincia sono al ballottaggio: Milano, in primis, ma anche Napoli con la sorpresa (attesa) di un ballottaggio tra De Magistris e il candidato del centrodestra (che non stravince nonostante l'intervento di Berlusconi), e così Trieste e anche Cagliari.
C'è quindi l'indicazione politica da questi primi risultati delle amministrative? Difficile dirlo prima dei dati definitivi. Se si prende Milano come punto di riferimento, e aspettando chiaramente il ballottaggio, c'è comunque da rilevare un cambiamento.Sarebbe interessante osservare, infine, se tra i due candidati sindaci che finiscono al ballottaggio, finisce per prevalere quello che vi arriva con una percentuale maggiore di voti. Ma questi sono dettagli statistici.