“Non ho mai visto così tanti fiori – a Egina ieri la montagna intera era rossa dagli eliantemi e dai papaveri – ho colto uno, ma i suoi petali sono ormai sfioriti. Il mare c’è dappertutto – arrivi alla cima di una montagna ed ecco il mare sotto. E lontano, oltre, montagne innevate, piccoli golfi……. Né una baracca, né un capanna, né un cafè. Mare cristallino e sabbia limpida; è la cosa più bella del mondo – tu sai quanto volte l’ho detto – mettici anche le vecchie con i loro cesti…. Ma non mi spreco in parole. Dobbiamo assolutamente venire qui l’anno prossimo…..”.Impressioni di viaggio di 80 anni fa. Leggendo il diario e le lettere che Virginia Woolf scrisse dalla Grecia, la primavera del 1932, si ha l’impressione che quello che descrive non sia la Grecia, ma un altro paese. Tanto è cambiata la Grecia, tanto è cambiata Egina, ma senz’altro non così irrimediabilmente da non riuscire a cogliere lo stato d’animo e la felicità che procurò alla scrittrice.E’ la felicità che ho sentito quando appena 3 anni fa misi per la prima volta piede a questa isola, così vicina ad Atene da non averla mai considerata fin allora.Non delude Egina. E non delude per un altro motivo. Perchè è celebre per i suoi pistacchi. Tra i migliori nel mondo, pistacchi DOP che si vendono in ogni dove. Egina è sinonimo di pistacchio.Io ne tornai ad Atene con grandi acquisti. Pistacchi e oggetti di artigianato. Il mio shopping preferito!
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