La situazione dei Detroit Pistons è senza dubbio paradossale, la società è in vendita da quando lo storico proprietario William Davidson è morto nel marzo del 2009, ma al momento ancora nessuno si è fatto avanti in maniera seria. L’allenatore, John Kuester, ha fatto il vice per moltissime stagioni prima di avere la chance della vita che però non sta sfruttando al meglio. I giocatori sono un mix di giovani di talento e veterani ma distribuiti piuttosto male come posizioni. L’unico saldo nella sua posizione sembra essere il General Manager Joe Dumars che dopo il capolavoro fatto nel 2004 con il titolo NBA vinto contro i Lakers non è più riuscito a ricostruire una squadra in modo sensato e ora ha un bel po’ di problemi.
Intanto partiamo dall’ammutinamento dei giocatori: prima della partita contro i Sixers qualche giorno fa in 6 non si sono presentati allo shootaround e non sono stati schierati nella gara; Tracy McGrady, Tayshaun Prince, Richard Hamilton e Chris Wilcox non si sono fatti vedere, mentre Austin Daye e Rodney Stuckey sono arrivati a sessione di tiro finita. Contro Philadelphia, in cui hanno giocato solo i sei giocatori disponibili e presenti all’allenamento del mattino, inoltre, coach Kuester si è fatto espellere a metà del secondo quarto e mentre usciva dal campo la televisione ha inquadrato alcuni degli “ammutinati” che stavano ridendo…bell’ambientino!
Capitolo mercato: nelle ultime ore prima della trade deadline Dumars ha cercato di scambiare Rip Hamilton (probabilmente il più scontento del lotto), ma l’accordo con i Cavs non è stato chiuso. Allora si è cominciato a discutere di un suo possibile buyout ma il giocatore chiedeva 18 milioni di dollari per transare questo e il prossimo anno di contratto, troppo secondo la dirigenza. A guardare sono rimasti i Chicago Bulls e i Boston Celtics che speravano di poter fare un tentativo con il giocatore nel caso fosse diventato free agent.
Anche Prince è stato richiesto, dai Mavs, che avevano offerto il contratto in scadenza di Butler in cambio, ma anche qui Dumars ha rifiutato e ora sta cercando di convincere il giocatore a rifirmare con i Pistons, essendo anche lui all’ultimo anno di contratto.
Il record stagionale dice 22-41 e undicesimo posto nella Eastern Conference, ma la società ha confermato ancora una volta coach Kuester, nonostante tutto. Ma i problemi oltre che di comportamento sono anche tecnici altrimenti non si spiegherebbero i 16 quintetti diversi schierati quest’anno! L’innesto di McGrady (che all’inizio sembrava un azzardo) si è rivelato più che felice, con lui però in quel ruolo ci sono anche Hamilton, Gordon, Stuckey e Bynum, con i primi tre che non sono di certo felici di passare molto tempo in panchina. Vicino a canestro, invece, il giovane Monroe sta guadagnando minuti rubandoli a due veterani come Ben Wallace e Wilcox, mentre a perdere il posto è stato di fatto Maxiell, grande progetto costruito da Dumars e ora utilizzato solo per 15.9 minuti a gara. Nel ruolo di ala piccola, invece, Daye è il futuro della squadra e la firma eventuale di Prince sarebbe a questo punto quasi un controsenso.
Ricostruzione è quindi la parola d’ordine per questa franchigia, con Dumars che però dovrà fare delle scelte importanti per cercare di risollevare la situazione.