Toesca e il valore della Resistenza
Nel quartiere Balôn, dove lavorava Erminio Toesca, era conosciuto come “’l rangeur”, l’arrangiatore. Tutto metteva a posto, biciclette e motori di ogni genere. Mise a puntino anche i veicoli della Resistenza, quelli sì che dovevano andar veloci. Lo sapeva bene Erminio che le motociclette dei partigiani erano fatte per seminare i nemici, per attraversare i difficili sentieri di montagna. Nei giubbotti dei ribelli, che guidavano quelle moto, propose dunque di inserire una tasca segreta, che sembrasse un rattoppo, per metterci proprio quelle chiavi lì, quelle delle BMW e delle Guzzi le moto da lui elaborate. Così durante le perquisizioni nessuno le avrebbe trovate. E di cucire all’interno della fodera anche le cartine, le mappe degli spostamenti e tutto ciò che potesse tornare utile per vincere quella dannata guerra.
Toesca e il valore della Resistenza
Non so quante cose rimangano di Erminio, so che però qualcuno le ha rese “storia” da indossare. Per dare un nome alle cose e cucire in noi un pezzo di vita altrui, quella che è bene ricordare. Oggi Toesca è una collezione uomo e anche un po’ per donna. Le tasche segrete ci sono ancora e le cartine sono disegnate sulle fodere. C’è ancora bisogno di resistenza, nella vita di tutti i giorni e in quella più complessa di altri paesi. Un giubbotto non farà la differenza, ma restituisce alla moda il valore della normalità.
tagged in fashion blogger, Firenze, pfgstyle. patrizia finucci gallo, piatti uomo, pitti87, Toesca