Pittore in mostra

Creato il 24 maggio 2011 da Pioggiadinote

Non è che mi aspettassi granché, ma un vernissage è pur sempre una mostra, di quadri, visitata nel primo giorno di apertura. Esponeva un assai quotato e per me del tutto sconosciuto pittore, nei cui lavori mi sono sforzata invano (ma non troppo)  di trovare qualcosa che mi colpisse o interessasse. In poche parole, uno che fa delle pennellate di giallo vivo il segno di riconoscimento del suo stile; che approfitta del figurativismo per citare senza pudore alcuni dei più grandi del Novecento senza nulla aggiungere di suo; che evita con cura di suggerire un qualunque significato al di sotto del primo strato di colore.

Eppure – o meglio: infatti, uno sfoggio di toilettes degno di una prima in teatro. Ospiti vip: una miss Italia, ad esempio. Le telecamere. E un mucchio di signorine accompagnate da signori eleganti; alcune straniere. E poi, gli artisti. Uno portava un basco, come si addice ad ogni buon pittore da manuale: gli mancava la tavolozza con i colori ancora freschi e sgocciolanti. Infine: i maniaci sessuali. Uno dallo sguardo malato fingeva di non saper chi diavolo fosse l’espositore e lo chiedeva a me, attaccando discorso; l’ho scaricato subito e  lui senza perder tempo si è rivolto alle mie amiche. E il Pittore? Non indossava il basco, ma vestiva come ci si aspetta da un artista, in foggia apparentemente trasandata e fuori moda. Lo stavano intervistando. Molte tele erano già vendute.

(Speravo nelle tartine, ma quelle, niente, non erano previste. Altrimenti, ovvio, sarebbe entrato chiunque).

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