“PIU’ LEGGERO NON BASTA” … e attualità di cui faremmo volentieri a meno, ma non in cucina.

Creato il 28 luglio 2013 da Soniaconte

Un post difficile da scrivere.

Temi scottanti, indigesti, direi.

Il tutto accostato ad un piatto di peperoni ripieni in versione artusiana che vi sembrerà leggero, a confronto.

Il film che mi torna alla mente è del 1998…quindici anni fa, una vita. E’ nel titolo. E non solo.

Un giovane Stefano Accorsi.

Una giovane me, spensierata spettatrice.

Tema delicato quello della disabilità, o della diversa abilità, come sarebbe più giusto chiamarla.

Attualità di cui faremmo volentieri a meno sono invece le cadute di stile dei nostri politici, che non risparmiano di offendere anche i colleghi disabili.

La lista purtroppo si allunga, e sono ancora i politici protagonisti senza cuore, perfino razzisti.

Chiamati a risolvere problemi seri che attanagliano il Paese, tergiversano e feriscono, appena possono farlo.

E la disoccupazione dilaga. L’inquinamento fa il suo brutto corso.

Compromessi e scorciatoie sono i modelli che ci vengono propinati quotidianamente.

Evasione fiscale, ipocrisia e indifferenza sono i nuovi way of life di una generazione senza grosse speranze di riscatto.

Perlomeno, le speranze non sono dietro l’angolo.

Tutto ciò pesa!

Pesa più della puzza della discarica nelle sere d’estate, tanto che non posso godere del terrazzo.

Pesa più del Tg all’ora di cena.

Pesa quanto un pensiero che ti assilla senza averne il diritto.

Basta.

Arresto il mio sfogo e libero gli ingredienti di cui sopra.

Dicevo in apertura che l’ispirazione per questa ricetta a base di peperoni verde Coleman è artusiana, perché ho preso in prestito il ripieno da una ricetta di Pellegrino Artusi, che però si riferiva alle zucchine.

Dopo aver fatto a metà sei peperoni verdi “cornetto” varietà longum, e averli svuotati dei semini e bolliti in acqua salata per dieci minuti, ho provveduto alla loro “farcitura” con del trito di vitello (consiglio il Seitan per chi non mangia carne) fatto andare  con olio e.v.o. e aglio, a cui ho aggiunto del pancarré a cubetti e una tazzina di latte, un po’ di noce moscata e sale q.b.

Niente uova, perché legava tutto benissimo.

In forno a 180° per altri venti minuti, non di più.

Se avete letto tutto il post, non li troverete affatto pesanti.

Buona estate.

Buon viaggio a chi parte.

Buona permanenza a chi resta.

Lettura per le vacanze? Vi propongo il libro da cui è stato tratto il film e alla faccia della pubblicità gratuita. Eccolo qui.



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