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Più volte, nel mio blog, avevo esortato l’opposizione a non presenziare nei talk schow di regime, per non legittimarli, ma invano. Vanno anche da Vespa.

Creato il 10 maggio 2012 da Slasch16

Più volte, nel mio blog, avevo esortato l’opposizione a non presenziare nei talk schow di regime, per non legittimarli, ma invano. Vanno anche da Vespa.La presenza di una persona rispettabilissima come la Bindi rende credibile anche una schifezza come Porta a Porta e la mia richiesta partiva da questa considerazione.
Non solo, dato che i talk show di regime vivono e prosperano sulla rissa, il casino, come quelli sul calcio delle televisioni private lombarde che ormai hanno superato anche Biscardi e sono oltre l’assurdo, ero e rimango convinto che la presenza dell’opposizione in ambienti del genere vada solo a loro favore della loro credibilità.
Ovviamente ognuno di noi in base alle proprie idee politiche o semplicemente di democrazia ne salva qualcuno anche se io mi sono stancato di tutti, sono arrivato alla conclusione che non bastano due o tre ore per sviscerare un problema, specialmente quando l’attualità incombe e non si può restare sul pezzo.
Poi ci sono i tempi televisivi, che non sono quelli di un dibattito in sezione o in un circolo e la par condicio che appiattisce tutto come un compressore stradale.
In mezzo a tutto questo casino mediatico se hai la fortuna che sia presente qualche personaggio di spessore alla fine il livello si alza ed anche un imbecille, politicamente, come Cota o un fascista mediocre come Gasparri o La Russa fanno la loro figura.
La mia proposta di assenza  era una strategia basta sul fatto che esposti da soli, alludo a quelli del Pdl e della lega, avrebbero mostrato la loro pochezza, ci avrebbero fatto divertire di più.
Fare un botta e risposta con l’ex ministro della pubblica istruzione, la Gelmini, era divertente ma si perdevano le battute, darle la serata piena senza nessuna interruzione avrebbe fatto del bene all’opposizione e divertire gli ascoltatori che l’avrebbero sentita dire, nessuna dietromarcia.
Insomma si sarebbero demoliti da soli.
Leggo ora che Grillo ha proibito agli eletti del movimento 5 stelle di partecipare ai talk show, altrimenti si chiamano fuori, tradotto vengono espulsi da movimento.
Intanto non mi piace il ricatto, l’imposizione, se uno ritenesse di apparire dovrebbe essere libero di farlo a meno che non sia per metterli al riparo, un conto è parlare alla pancia dell’antipolitica ed un altro esprimere, presentare un progetto politico che non sia solamente basato sugli slogan per quanto efficaci siano.
Ci è già passata la lega su questo prato ed ha tagliato tutta l’erba possibile ma, per i leghisti, il gioco era facile in quanto il loro livello culturale era più basso dell’asticella rappresentata dal Trota.
Questi mi sembrano totalmente diversi, il primo già eletto sindaco è Roberto Castiglion laureato in ingegneria informatica, alla domanda per chi avesse votato prima non ha voluto rispondere, dimenticando di averlo già detto in una intervista precedente, un po’ per tutti lega esclusa.
E’ già qualcosa.
Paolo Putti è quello del exploit di Genova, laureato in fisica, che frastornato dal successo si è lasciato andare ad un, se andessimo , probabilmente riferito al ballottaggio.
Il terzo, di quelli che ci ha fatto conoscere la tv, Federico Pizzarotti di Parma che andrà al ballottaggio ed al quale faccio i miei auguri, che ha fatto un gran parlare di stare tra la gente ed ascoltare tutti.
Dal 25 aprile del 1945 sono parole che si sono sentite sempre, dalla destra più destra che c’è alla sinistra più sinistra che c’era. Perchè non c’è più.
Secondo me un dirigente politico, la politica, deve saper dire la sua presentare un progetto, una prospettiva e dirci quale mondo vorrebbe proporci, diciamo un valore aggiunto e non l’aria fritta della gente, in mezzo alla gente, dalla parte dei cittadini ecc.ecc.
Vedremo.
Badate bene che lo stesso Grillo rifiuta il confronto, non risponde nemmeno alle domande dei giornalisti perchè tutti hanno la peste e sono sprovvisti del marchio doc delle 5 stelle.
Lui si affida ai comizi, spettacoli di piazza, ma non mi risulta che accetti un contraddittorio una volta terminato il comizio o lo spettacolo si ritira nel camper e si affida al web, alla rete come la chiama lui e detta la linea.
Ieri ha dettato la linea, nessuno del movimento deve accettare inviti nei talk show altrimenti si chiamano fuori. Vengono espulsi.
L’ha fatto per proteggerli, secondo me, non per delegittimare l’informazione di regime nella quale lui ha una presenza costante, andando come ospiti avrebebro dovuto esporre un programma e non i soliti slogan, che condivido. Ma sono slogan.
Devo fare una autocritica rispetto al Fatto Quotidiano, è vero che Travaglio fiancheggia Grillo e non so quanto gli faccia onore, ma pubblica anche articoli che aiutano a farsi una idea
, cercare di capire dove vogliono andare.
Sono lontani i tempi in cui Grillo pretendeva di partecipare alle primarie del Pd, adesso ancora una volta ha cambiato idea. Il perchè lo sa solo lui e chi gli ispira quello che scrive nel sito.

Grillo il neo Savonarola: dai socialisti in Cina ai comizi anti-casta



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