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Pizzarotti, Parma e l’idealismo della zuppa

Creato il 07 dicembre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Come fai a non votarlo? A non fidarti di lui? Poche sere fa, “Otto e Mezzo”, La7. Ospite della Lilli la Rossa il sindaco di Parma – oddio un grillino in tv – Federico Pizzarotti. “Ci stiamo lavorando”, ha detto sull’inceneritore, la prima domanda della Gruber. Ma al di là della risposta, tra il diplomatico (“L’iter era già iniziato… C’è un processo in corso…”) e il pragmatico (“Non serve perché ci sono impianti al di sotto del loro fabbisogno in regioni confinanti…”), quello che mi ha colpito e di cui voglio dar conto è la pacatezza, la disponibilità, la sincerità (spero tanto di non essere smentito nel prossimo futuro) che riesce a trasmettere. Se le simula, tutte ‘ste qualità, è davvero bravo a farlo. Un maglioncino scuro a V sopra una camicia che da casa pare blu. Niente cravatta, as usual. (Si presenta così, in collegamento da Parma).
Il tutto indossato da uno che potrebbe essere il tuo dirimpettaio che ti viene in soccorso con due uova e mezzo litro di latte, togliendoti dai pasticci. Non c’era contraddittorio, a “Otto e Mezzo”, è bene dirlo. E la Gruber, quasi come ad entrare in empatia con l’ospite, non ha messo in difficoltà, incalzandolo, più di tanto il primo cittadino emiliano. L’onore ai vinti, ha offerto Pizzarotti non infierendo in maniera eccessiva (ma potendo
farlo) sulla precedente giunta che – stando a quanto si legge e a ciò che ha detto lo stesso sindaco in trasmissione – ha lasciato non un buco ma una voragine. Milionaria. Insomma, un sindaco alla sua prima esperienza politica
importante, che quindi non deve farsi perdonare nulla e può legittimamente guardare solo avanti a sé. E che ha le idee chiare sul trasporto locale, per esempio: car pooling e bici. Pedalare. E che si è circondato di tecnici, ognuno esperto nel settore di propria competenza. E che ha cooptato in giunta, dice lui, una sola figura strettamente politica: il vicesindaco. E’ un Monti in miniatura, su per giù. Il paradigmatico ragazzo della porta accanto, faccia pulita e buona creanza, che speriamo però – in futuro – non si riveli quell’idealista che, notando che una rosa ha un odore migliore del cavolo, ne deduce che potrà fare un zuppa migliore.

Don Pizzarro


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