Continua il periodo di buio, tante cose sotto il sole, ma poca voglia di parlarne.
Oggi pero’ riporto un caso gia’ di qualche giorno, che non e’ limpidissimo come puo’ sembrare ma che comunque ha delle grosse differenze di comportamento rispetto agli usi italiani.
Parlo delle dimissioni date dal Ministro della Difesa tedesco:Karl-Theodor zu Guttenberg.
Parliamo di un giovane politco tedesco, in totale ascesa, con i favori della gente, dei sondaggi e quindi possiamo dire molto potente per la fredda Germania. Si commiata cosi’ dal Parlamento tedesco:
“E’ il passo più doloroso della mia vita. Non me ne vado solo per gli errori della mia tesi di dottorato, anche se capisco che per molti ricercatori ciò sarebbe sufficiente. Il motivo ha più che altro a che fare con la questione se io possa o meno soddisfare ancora le così alte pretese che impone la mia responsabilità di Ministro. Nelle scorse settimane l’attenzione mediatica si è concentrata quasi esclusivamente sulla persona zu Guttenberg e sulla sua tesi, oscurando eventi come il ferimento e la morte di 13 soldati in Afghanistan […] Paradossalmente, hanno ragione i miei avversari: non sono stato chiamato qui come Ministro dell’Autodifesa, ma come Ministro della Difesa. […] Non posso essere responsabile del fatto che tutto il dibattito ruoti intorno alla mia persona, alle spalle dei nostri soldati”.
Belle parole, quasi a comprendere che per l’importante ruolo ricoperto e per il bene della nazione, seppur sentendosi innocente nel merito, gli sembra piu’ che opportuno abbandonare. Vedremo dopo, che magari e’ una scelta vincente quella che ha preso, ma comunque e’ una scelta, forte, radicale, condivisibile, apprezzabile.
Ma cosa ha fatto? pare abbia commesso un plagio, abbia cioe’ riportato nella sua tesi una serie di passaggi attribuendoseli e non riportando i corretti riferimenti. Un copia e incolla non autorizzato, o meglio non dichiarato. Lo stesso ha ammesso delle omissioni, richiedendo l’annullamento della sua tesi ma rimanendo al suo posto. L’Opposizione tedesca non si e’ accontentata, ha continuato ad attaccare e il Ministro e’ arrivato alle dimissioni. Questo perche’, ha detta di esperti politologi tedeschi, in Germania, sei o non sei colpevole PRIMA TI DIMETTI.
Il tempo poi potra’ dimostrare la sua innocenza, il plagio e’ materia assai complessa infatti, basta cambiare qualche parola che diviene tutto autorizzato, e questa pare la strada intrapresa dall’ora Ex Ministro, proprio per ritornare successivamente alla carica da vincitore.
Di questa storia mi restano impressi alcuni concetti:
- il nostro protagonista: 38 anni, Ministro della Difesa;
- Opposizione che non si arrende;
- Dimissioni immediate.
Troppo facile fare paragoni con l’Italia, per cui non li faro’.