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Plasmon vs Barilla

Da Valepi
Stamattina ho ricevuto dalla Plasmon una mail contenente questa foto, emblema dell'ultima pubblicità comparativa della Plasmon.
Plasmon vs BarillaPlasmon vs BarillaPlasmon vs Barilla
Sarò sincera: sono stata attratta fondamentalmente dalla possibilità di vincere un'IPad, ma dopo aver capito che la procedura per vincerlo prevedeva l'iscrizione al sito, e io o non mi sono mai iscritta, o, cosa più probabile, ho dimenticato la password, ho cestinato la mail e dimenticato tutto, senza nemmeno, lo confesso prestare particolare attenzione all'oggetto dell'informazione.
L'oggetto dell'informazione è che Plasmon propone un confronto con alcuni prodotti riconducibili a Barilla (le macine e i piccolini) e sostiene che nei prodotti Barilla rivolti anche ai bambini siano presenti percentuali di sostanze dannose in proporzioni superiori a quanto previsto dalla normativa.
Non entrerò nel merito della questione, anche perchè, prima di leggere questo articolo su Repubblica.it non mi ero minimamente posta il problema di valutare:
a) se la pubblicità in questione fosse leale o sleale, ingannevole o veritiera
b) se effettivamente ci fosse il rischio di dare a mia figlia qualcosa di dannoso (i piccolini proprio non li mangia, mangia la pasta che mangiamo noi, d'altronde anche alla scuola materna, mentre invece le macine le mangia, così come mangia altri biscotti per adulti).
E allora ci ho pensato un po' su: sono proprio una mamma così degenere da non interessarmi di quello che mangia o non mangia mia figlia? Da non entrare nel panico non appena una pubblicità o un'azienda mi comunicano in qualche modo che rischio di dare qualcosa di dannoso a mia figlia?
Non lo so. Forse si, ma la mia posizione è che anche solo nell'aria che respiriamo ci sono tali e tanti elementi dannosi che se dovessi preoccuparmente dovrei confinare Princi dentro una campana di vetro fino ai 18 anni almeno, per cui si! da questo punto di vista allora sono una mamma degenere.
Il fatto è che la questione, in questo caso in particolare, mi scivola addosso senza interessarmi perchè da anni ho sviluppato una sorta di impermeabilità a tutto ciò che si configuri in quanto pubblicità.
Mi spiego meglio: a prescindere da chi parla, autorevole o meno, se si tratta di pubblicità non riesco a considerare la fonte pura e sincera e pertanto me ne disinteresso, non ascolto, l'informazione mi scivola addosso e se voglio un'informazione in merito vado a cercarla da qualche altra parte, possibilmente non sponsorizzata.
Lo so, con questo non voglio dire di essere assolutamente impermeabile alle strategie di  marketing, ma più le aziende si presentano come pure, pulite e a difesa del consumatore, più a me fanno storcere il naso.
Sarò io troppo diffidente?
Intanto, se penso ai legali e consulenti di marketing e advertising di Plasmon e Barilla mi scappa un po' da ridere: li vedo a saltare sulle loro sedie ad ogni nuova uscita o comunicazione dell'avversario e a riunire team di collaboratori per elaborare la comunicazione più pungente e adeguata alla situazione... saran dolori per loro, ma a me scappa da ridere ad immaginarmeli!

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COMMENTI (1)

Da lally
Inviato il 30 novembre a 21:33
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Ciao. Lungi da me difendere Barilla & Co., però le micotossine contenute nei Piccolini sono in quantità fuorilegge per i bambini - e questo l'azienda lo sa -, ma più o meno pari a quella contenuta nella pasta destinata agli adulti. A te le conclusioni.