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Platini segue la giustizia   “Juventus, sono 29″

Creato il 23 maggio 2013 da Mbrignolo

platiniNOTIZIE (Milano). Questa sera alle ore 20.30 su Sky Sport 1 HD (canale 201) andrà in onda “Speciale Platini”, con una lunga intervista al Presidente dell’UEFA. Un Platini a 360°, che parla di tutto, dal razzismo alla Juventus, da Andrea Agnelli alla Champions League e di tanto altro.

In Italia c’è un problema grave, il razzismo nel calcio. Milan-Roma è stata sospesa da Rocchi per un paio di minuti; che idea si è fatto dell’Italia? E’ davvero un paese razzista?

L’Italia è come tutti i paesi, non è razzista. Poi, ci sono delle persone stupide, che vanno a fare un po’di politica, o del razzismo o del nazionalismo. E’ difficile gestire persone che vanno allo stadio per problemi di razzismo e di violenza. E’ complicatissimo quando ci sono 80mila persone. Quello che ha fatto Rocchi è stato di buonsenso. La sospensione della partita a me va molto bene. Faccio i complimenti all’arbitro e per me ha fatto bene.

Juventus: i tifosi continuano a dire che gli scudetti sono 31, i dirigenti del calcio 29; lei, che è tutti e due, cosa dice?

Capisco la gente, che è innamorata della Juventus e che non vuole rischiare di lasciare due scudetti. Questi sono i tifosi, ma dopo, poi, c’è la giustizia, ci sono le regole che li hanno tolti. Dobbiamo scegliere sempre la giustizia. La Juve ha pagato, ma poi li farà 31 o 30.

Anche Andrea Agnelli continua a puntare sul 31

Penso che a livello nazionale e internazionale, la Federcalcio, la Lega, ha il conto giusto e non quello che pensa Andrea. Però, se lo pensa, non lo dice.

Per quello che ha fatto negli ultimi due anni, Antonio Conte è la vera stella della Juventus?

E’ difficile far uscire un personaggio da un collettivo. Penso che Andrea Agnelli stia facendo un buon lavoro, che chi ha preso Conte ha scelto bene, che quelli che hanno preso i giocatori hanno scelto bene. Una società non è un solo personaggio, non è solamente un giocatore. Prima alla Juve si parlava solo dei giocatori, oggi si parla dell’allenatore. Le stelle della Juve sono sempre stati i giocatori, fino ad oggi che si parla dell’allenatore. Non è tanto buono questo. Anche Conte penso sia importante, ma sono i giocatori che fanno vincere le gare.

Per lei, cos’ha Andrea della dinastia degli Agnelli, dell’Avvocato?

Ha la stessa passione, ma lo fa vedere molto di più. E’ molto più giovane, è molto più aggressivo, nel senso della parola. E’ bello aver ritrovato, dopo qualche anno, un Agnelli alla testa della Juve.


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