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"Plauso generale a Napolitano"? ...facciamo "-1"

Creato il 30 marzo 2013 da Tafanus

TafanusVedo scorrere ossessivamente, su RaiNews24, il banner "Plauso generale a Napolitano". Se avessi voglia e tempo per scatenare una rissa, chiederei alla RAI una rettifica del banner: "Plauso quasi generale".

Già... perchè il mio plauso non c'è, e quindi il banner è truffaldino. Non c'è per un sacco di ragioni:

-a) perchè premia, mantenendolo in vita ancora per mesi, quel Mario Monti che è stato un disastro per l'economia e per la giustizia sociale, e per lo squallore di quella "salita in campo" che non avrebbe dovuto esserci;

-b) perchè sull'altare di riforme che non si faranno, manterrà in vita ancora per mesi un'ammucchiata ancora peggiore di quella precedente e fallimentare. A quell'ammucchiata si aggiunge la Lega, e la ciliegina del "tacito assenso" di Grillo, che potrà conservare il posto ai 162 scalzacani, e gli introiti alla Casaleggio & G;

-c) perchè nessuno si illude - a meno di non essere un folle -  che una tale ammucchiata trovi il purchè minimo accordo su legge elettorale, conflitto d'interessi, incandidabilità, lotta alla corruzione, e quant'altro;

-d) perchè fra alcuni mesi, quando saremo finalmente costretti a "prendere atto", il debito pubblico sarà salito al 135%, lo spread avrà superato livello 400, e la disoccupazione sarà a 4 milioni. E tutto diventerà più difficile.

Personaggi di alto profilo

Stamattina si era parlato di un gruppo di dieci "personaggi di alto profilo". Nel pomeriggio è uscita la lista dei "personaggi di alto profilo", e sono rimasto di sale. Dubito che Napolitano abbia scelto di persona questa gente. Queste persone sono state scelte - diciamo così - con in mano il "Manuale Cencelli" leggermente modificato: tre membri di area centro-sinistra, altrettanti di area centro-destra (incluso un leghista), due montiani, e due che si intendono di qualcosa. Insomma, un pastrocchio incommestibile.

Ma vediamo chi sono questi dieci personaggi di "alto profilo" (io sono riuscito ad indididuarne tre, cercate voi gli altri sette):

IL GRUPPO DEDICATO ALLE RIFORME ISTITUZIONALI
VALERIO ONIDA: Uno dei pochi con un curriculum presentabile. Professore di economia presso l'Università Commerciale Luigi Bocconi e all'Università degli Studi di Milano. È eletto Giudice Costituzionale dal Parlamento nel gennaio 1996. È eletto presidente il 22 settembre 2004. Cessa dalla carica di presidente della Corte costituzionale il 30 gennaio 2005. Attualmente è docente di Giustizia Costituzionale presso l'Università degli Studi di Milano. Nel 2010 si è candidato alle primarie del centrosinistra per le elezioni del sindaco di Milano, arrivando terzo, dopo Pisapia e Boeri. È stato Presidente dell'Associazione Italiana dei Costituzionalisti. È il presidente del comitato direttivo della Scuola Superiore della Magistratura.
MARIO MAURO: Si è laureato in filosofia presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, dove ha studiato nel Collegio Augustinianum. Membro del gruppo cattolico Comunione e Liberazione, è stato responsabile nazionale per la scuola e l'università di Forza Italia. Italoforzuto di lungo corso (prima entrata in parlamento nel 1999), nel Gennaio 2013, in vista delle elezioni, esce dal PdL per entrare nella Lista Cinica di Monti. Non si conoscono sue particolari competenze né in materie economiche, né in materie istituzionali.

Quagliariello
GAETANO QUAGLIARIELLO: (per il partito "Come si Cambia) - Iscritto in giovane età al Partito Radicale, di cui diventavice-segretario nazionale. Ebbe un ruolo attivo nelle attività promosse dal partito, quali le campagne referendarie sull'aborto, il nucleare e la caccia, oltre che la biocard, un testamento biologico in cui il sottoscrittore poteva rifiutare anche l’idratazione forzata (poi passò agli insulti a papà Englaro - NdR). Nel corso di una marcia antinuclearista contro la base militare americana de La Maddalena, assieme a Francesco Rutelli viene arrestato per essere entrato in una zona off limits (Poi fu fulminato sulla via delle otto centrali nucleari di Berlusconi - NdR)).

Al dibattito parlamentare sul caso di Eluana Englaro, ha insultato papà Englaro gridando: «Eluana non è morta, è stata ammazzata». È inoltre secondo firmatario del ddl S.1880 sul processo breve. Nel gennaio 2011 ha firmato, insieme a Roberto Formigoni ed altri, una lettera aperta per chiedere ai cattolici italiani di sospendere ogni giudizio morale nei confronti di Silvio Berlusconi, indagato dalla procura di Milano per concussione e prostituzione minorile.
LUCIANO VIOLANTE: Luciano Violante nacque in Etiopia, in un campo di concentramento dove la famiglia fu internata per volontà degli inglesi in quanto il padre, giornalista comunista, era stato costretto dal regime fascista a emigrare in Etiopia. I componenti della famiglia furono liberati alla fine del 1943 ed al termine della seconda guerra mondiale.  fu presidente della Commissione parlamentare Antimafia dal 1992 al 1994. Fu lui a raccogliere le deposizioni choc di Tommaso Buscetta che rivelò l'esistenza del terzo livello della mafia, cioè il legame con il mondo politico.
IL GRUPPO DEDICATO A PROBLEMI ECONOMICO-SOCIALI E A RAPPORTI CON L'EUROPA
ENRICO GIOVANNINI: Dal 24 luglio 2009 è Presidente dell'ISTAT. Prima della nomina ha ricoperto dal 2001 la carica di Chief Statistician e Director of the Statistic Directorate presso l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) di Parigi. Dal 2002 è professore ordinario di Statistica Economica presso l'Università degli studi di Roma "Tor Vergata". È stato membro della "Commissione Stiglitz" istituita dal Presidente francese N. Sarkozy e presidente del Global Council sulla "Valutazione del progresso delle società" creato dal World Economic Forum. Dal 2011 è presidente della Conferenza degli statistici europei, della Commissione Economica per l'Europa delle Nazioni Unite. Inoltre, è presidente del Board del progetto "International Comparison Programme" condotto dalla Banca Mondiale per il calcolo delle parità dei poteri d'acquisto a livello mondiale ed è presidente dello Statistical Advisory Board per il calcolo dell'Indice dello Sviluppo Umano del Programma per lo Sviluppo delle Nazioni Unite.
GIOVANNI PITRUZZELLA: Laureato in Giurisprudenza all'Università di Palermo nel 1982. Dal 1986 al 1994 è stato professore associato di Istituzioni di diritto pubblico nella Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Cagliari. Dal 1998 è professore ordinario di Diritto costituzionale nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Palermo dove è anche docente nella Scuola di specializzazione in Diritto europeo. Svolge la professione di avvocato cassazionista. Ha ricoperto numerosi incarichi fra cui quello di consulente giuridico sia presso la Presidenza del Consiglio dei ministri (governi Ciampi e Dini) che presso la Presidenza della Regione Siciliana (governi Capodicasa, Cuffaro e Lombardo) e l'Assemblea regionale siciliana. Il 18 novembre 2011 i presidenti di Camera e Senato lo hanno nominato presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato in sostituzione di Antonio Catricalà, dimessosi in quanto nominato sottosegretario alla Presidenza del Consiglio del governo Monti.
SALVATORE ROSSI: Membro del Direttorio della Banca d'Italia (Vice Direttore Generale) e membro del Direttorio integrato dell'Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni. Dal 2011 fa parte del Consiglio di Presidenza della Società Italiana degli Economisti. Dal maggio 2012 è membro del Consiglio di amministrazione della Fondazione del Centro Internazionale di Studi Monetari e Bancari (ICMB) di Ginevra.

Giorgietti-giancarlo
GIANCARLO GIORGETTI: Laureato in economia all'Università Bocconi di Milano, commercialista professionista e revisore contabile, è parlamentare alla Camera dei deputati fin dal 1996, sempre con la Lega Nord Padania (nel 2001 viene rieletto nel collegio maggioritario di Sesto Calende). Sino al 2004 ha ricoperto la carica di sindaco di Cazzago Brabbia alla guida della lista "Lista per Cazzago - Lega Nord Padania". Il 5 gennaio 2008 partecipa al summit fra Lega Nord e Lega dei Ticinesi, tenutosi al Grott dal Prévat di Bosco Luganese, al quale sono presenti il Segretario federale del Carroccio Umberto Bossi, il Presidente dei leghisti svizzeri Giuliano Bignasca ed altri.
FILIPPO BUBBICO: una laurea in architettura. In politica dal 1980 nell'area PCI-PDS-DS-PD. Sempreverde lucano, di cui si ignorano le specifiche competenze economiche.
ENZO MOAVERO MILANESI: è un giurista e avvocato italiano. È stato nominato Ministro per gli Affari Europei del governo Monti il 16 novembre 2011. È stato giudice di primo grado presso la Corte di giustizia dell'Unione europea in Lussemburgo, ed ha collaborato con la Commissione europea in qualità di direttore generale del Bureau of European Policy Advisors. Dal 1995 al 2000 è stato scelto da Mario Monti, al tempo commissario europeo, quale capo gabinetto, prima alla concorrenza e poi al mercato interno. Dal 2002 al 2005 è stato vice segretario generale della Commissione europea. Candidato alle Elezioni politiche del 2013 con la lista Montidel, non viene eletto al Parlamento.

Sinceramente, tolti i nomi di Valerio Onida, di Enrico Giovannini e di Salvatore Rossi, non riesco a scorgere gli altri "personaggi di alto profilo". E per piacere nessuno mi ricordi che questa banda fatta col Manuale Cencelli esibisce alla guida Mario Monti. Meglio stendere un velo pietoso.

Ora le cose sono chiare: se il PD collaborerà a fare qualcosa per il risanamento dell'economia, perderà consensi alla stessa velocità di questi ultimi mesi; se si opporrà, sarà accusato di lavorare per l'ingovernabilità. Grillo potrà gridare ancora all'ammucchiata, e mentre cominciava a mostrare (anche nei sondaggi) i segni dell'inevitabile declino, noi partiti "responsabili" lo rianimeremo.

Il mandato di Napolitano scadrà il 15 maggio; se manterrà il punto di portare a termine il suo mandato, non voteremo prima dell'autunno. Avremo perso sei/otto mesi, e voteremo col Porcellum, con mezzo milione di disoccupati in più, e senza aver varato una sola riforma seria. A quel punto, è probabile che ci possa essere una maggioranza assoluta del centro-destra alla Camera, ma una maggioranza relativa del PD al Senato.

Ci stiamo avvitando, ma oggi tutti, secondo RaiNews24, "plaudono a Napolitano". Tutti, meno uno. Tafanus


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