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Playoff, ci siamo quasi! La situazione delle panchine nella Eastern Conference

Creato il 12 aprile 2013 da Basketcaffe @basketcaffe

Manca poco. Il 17 Aprile termina ufficialmente la regular season (con tutte le squadre in campo, 15 partite), e da quel momento si potrà pensare solamente ai playoff. Nel precedente articolo avevamo analizzato la situazione delle panchine delle squadre della Western Conference in lotta per i playoff (ora la lotta si è ridotta essenzialmente a due squadre, Utah Jazz e Los Angeles Lakers); ora, brevemente, vediamo come sono i “panchinari” delle 8 regine della Eastern Conference.

MILWAUKEE BUCKS

Per la squadra di coach Boylan l’impresa contro Miami è sicuramente proibitiva, e se le stelle Ellis e Jennings dovessero fallire, la panchina non sembra essere all’altezza di un’avventura cosi probante nei playoff: da Dunleavy e Redick potrebbero arrivare punti sicuri, ma la difesa ne risentirebbe sicuramente, e il solo Mbah a Moute non può fare tutto il lavoro sporco. Panchina pericolosa solo contro la zona. Voto: 6

BOSTON CELTICS

Con i problemi fisici di KG, la vita per Boston nei playoff non sarà semplice. Jeff Green, che sta viaggiando a cifre stellari (19.6 ppg, 5.7 rpg nelle ultime partite), è stato giustamente spostato in quintetto, lasciando un discreto “vuoto” in panchina. Terry sta avendo una stagione altalenante, Lee è scomparso, mentre stanno dando un forte apporto le “sorprese cinesi”  Terrence Williams e Shavlik Randolph, già idoli dei tifosi del Garden. Jordan Crawford, arrivato da Washington a stagione in corso, è la mina vagante della panchina, nel bene e nel male. Basteranno i “nuovi” biancoverdi? Forti dubbi aleggiano a Beantown. Voto: 6,5

ATLANTA HAWKS

Nonostante il sesto posto ormai assicurato, Atlanta sembra essere la più debole delle 8 pretendenti al titolo della Eastern Conference: con Al Horford acciaccato e con Pachulia e Williams fuori fino alla prossima stagione, anche la panchina ne ha risentito. Ivan Johnson ha preso il posto da titolare, lasciando uscire dal pino i giovani Mack, John Jenkins e Mike Scott. I tifosi Hwaks sperano nei colpi in canna di Korver e Stevenson, ma il percorso di Atlanta, e della sua panchina, potrebbe essere davvero molto breve. Voto: 5

CHICAGO BULLS

Il ritorno di Derrick Rose è ancora un mistero, mentre l’unica cosa certe sulle rive del lago Michigan è la “sfortuna“, per usare un eufemismo. I Bulls sono stati martoriati dagli infortuni, con la conseguenza di vari “scambi” tra titolari e panchinari. In questo modo, la panchina dei Tori si presenta come una delle peggiori NBA, piazzandosi al 25° posto nella classifica generale, nonostante nomi come Nate Robinson e Taj Gibson. Coach Thibodeau ha dovuto anche usare l’”arma” Radmanovic… ed è tutto dire. Voto: 4,5

BROOKLYN NETS

Brooklyn, nel silenzio generale, è arrivata a prenotarsi il quarto posto e il fattore campo nel primo turno. La squadra di coach Carlesimo fa affidamento soprattutto sulle stelle del quintetto, con il trio Johnson-Williams-Lopez in prima linea. La panchina? Dopo il sorprendente Blatche (alla prima stagione senza “colpi” di testa), le briciole. C.J Watson e Marshon Brooks sono i ricambi più prolifici, e l’eterno Stackhouse è sempre pronto a garantire sostanza, ma ancora una volta la dirigenza Nets, avendo dilapidato milioni di dollari per le superstar, potrebbe non aver trovato la giusta miscela per una lunga avanzata nella postseason. Voto: 5

INDIANA PACERS

Indiana sembra aver ceduto il passo in favore dei Knicks, “accontentandosi” di un terzo posto che significherebbe un primo turno relativamente facile contro gli Hawks. Se la panchina di Atlanta è preoccupante, quella dei Pacers è da definirsi disastrosa: 29° posto per produzione statistica, e un apporto che spesso si avvicina allo zero. Augustin, Hansbrough e Gerald Green fin qui sono stati insufficienti, e coach Vogel si augura che il loro trend possa cambiare, perché questi Pacers possono davvero mettere paura nei playoff. Voto: 4

NEW YORK KNICKS

J.R Smith. Basta questo nome per valorizzare il pino della squadra della “Big apple”. Viaggiando a 17.8 ppg, si candida al titolo di sesto uomo dell’anno, minacciando seriamente Jamal Crawford. Per i Knicks, oltre a Smith, ci sono anche Novak, Copeland e Prigioni (o Kidd) a dare una mano dal perimetro. Gli unici dubbi arrivano dalle condizioni fisiche di Tyson Chandler, e dalla mancanza di sostituti (Camby, Kurt Thomas e Rasheed Wallace più in infermeria che in campo) e il solo Kenyon Martin a fare presenza. Se le cose rimangono cosi, un primo turno Knicks-Celtics promette scintille. Voto: 7,5

MIAMI HEAT

Il duo James-Wade può, per ora, dormire sonni tranquilli. Il primo turno contro Milwaukee è agevole, e la panchina sta dando segni di risveglio dopo l’aggiunta di “the Birdman”, Chris Andersen, che aggiunge chili ad un reparto lunghi leggerino. Ray Allen e Norris Cole sono si discontinui, ma il colpo in canna possono sempre spararlo. Inoltre, Battier e Miller, se partono dalla panchina, possono essere delle mine vaganti dal perimetro, nonostante l’età e gli acciacchi vari. Altro titolo in arrivo? gli unici avversari degli Heat sono proprio gli Heat. Spetterà ancora una volta a coach Spoelstra gestire nel giusto modo questo gruppo di stelle, guidate dal prescelto Lebron. Voto: 6,5


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