Per anemia si intende una condizione caratterizzata da una riduzione della quantità totale di emoglobina presente nell’organismo rispetto ai normali livelli fisiologici (meno di 12g/100ml nella donna e 13g/100ml nell’uomo).
Secondo la Fondazione CHARTA (Center for Health Associated Research and Technology Assessment), il numero degli anemici è ormai salito a 700 milioni;
Nel 50% dei casi all’origine dell’insorgenza della malattia, vi è una carenza nutrizionale dovuta ad una scorretta alimentazione.
Esistono diverse forme di anemia, di cui alcune non responsive al trattamento nutrizionale:
Anemia perniciosa o megaloblastica, la cui causa è una carenza di vitamina B12 o Acido Folico;
Anemia Sideropenica, dovuta ad una carenza di ferro, sia per un introito alimentare inferiore che ad esempio ad un flusso mestruale abbondante o magari a gravidanza e allattamento, nonché a malattie di origine gastrica;
Per prevenire le forme di anemia sopra descritte, di fondamentale importanza è curare l’alimentazione, facendosi seguire da uno specialista.
Ci sono infatti degli accorgimenti da seguire e degli abbinamenti alimentari da evitare.
Incominciamo dagli accorgimenti alimentari.
Il ferro lo si può trovare in parecchi alimenti, quello di origine animale, detto anche ferro eme, lo si ritrova in carni rosse magre, carni bianche e pesce quello di origine vegetale o ferro non eme, lo possiamo trovare in cereali,verdure, e legumi, di più difficile assorbimento.
Il ferro non eme, è consigliato assumerlo nello stesso pasto insieme a vitamina C, presente negli agrumi, in frutta come kiwi, uva o verdura come broccoli; quindi si potrebbe condire con del limone un bel piatto di verdura ed abbinarlo ad un bel piatto di legumi.
La cisteina amminoacido che ritroviamo ad esempio nelle carni, ha la capacità di aumentare l’assorbimento del ferro contenuto nei vegetali, quindi è buona prassi abbinare alla carne un bel piatto di verdure.
Il complesso vitaminico B che ritroviamo sia in alimenti di origine animale che vegetale ed il rame in abbinamento, ritrovato nei molluschi ma anche nelle uova e nella frutta secca; quindi un ottimo abbinamento è ad esempio legumi e molluschi tipo fagioli e cozze.
Acido folico, se è carente è bene integralo, lo si ritrova in verdura a foglia verde, nei germogli di grano, nel fegato, ma è bene sapere che nella cottura si può perdere dal 10 al 50% di acido folico, quindi prestare attenzione alla cottura.
Abbinamenti da evitare:
È consigliabile non assumere assieme nello stesso pasto, fonti di calcio e di ferro, poiché il primo ne limita l’assorbimento, quindi ad esempio affettati e formaggio o legumi e parmigiano, etc.
Ancora, è bene evitare di abbinare alimenti ricchi in tannini, come caffè, te, cioccolato e fonti di ferro, quindi ad esempio evitare di bere del vino in un pasto ricco di legumi.
Quindi si a spaghetti alle vongole, branzino al forno, zuppa di lenticchie rosse , trenette al pesto, etc. e a colazione si a latte di riso e frutta secca o muesli, succo di mirtilli o ribes nero.
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