“Recordando ha confermato la sua attitudine alla partecipazione di massa. Pazienza se i tempi non sono di primissimo livello, l’afflusso di partecipanti è andato al di là delle aspettative e la gente si è divertita facendo sport, nel pieno spirito della nostra società”. Enzo Caporaso, presidente de “Il Giro d’Italia Run”, commenta così la sesta edizione di Recordando, manifestazione nata per celebrare il suo record da Guinness (51 maratone in 51 giorni consecutivi) e giunta ieri alla sesta edizione. “Nei primi anni si correvano una gara breve da 10 km, per dare a tutti la possibilità di partecipare, e una maratona, in occasione della quale stabilire un record particolare” spiega Alessandro Farina dello staff organizzativo, “per esempio quello di Marinella Satta, che corse i 42 km palleggiando con un pallone da basket. Quest’anno la sei ore servirà anche per testare il tracciato che l’anno prossimo ospiterà il Mondiale di 24 ore”. Si tratta di un anello lungo 1420 metri disegnato tra i viali del Parco Ruffini: “verrà percorso anche in occasione della 24 ore di Torino in programma tra un mesetto, il 12 e il 13 aprile” continua Enzo Caporaso, “gara che visto l’annullamento del Mondiale di 24 ore del 2014 acquisisce ancora più importanza nel calendario internazionale”.
In mezzo ai 500 partecipanti, divisi tra i 100 della 6 ore e i 400 della 10 km, anche alcuni podisti che si potrebbero definire “caratteristici”. Per esempio Francesco Arone, capace di correre 41 maratone e 42 mezze maratone… a piedi scalzi. “Nella categoria barefoot detengo anche il record del mondo nella 100 km e questa è la prima gara a ore a cui prendo parte” racconta, “per correre senza scarpe ci vuole preparazione fisica e mentale, mi alleno sempre così e il mio corpo ormai si è abituato”.
Al via anche un nutrito gruppo della squadra della Real Mutua Assicurazioni: “6 ore senza fermarsi non sono poi così tante” spiega uno di loro, “a patto di avere grande passione per le lunghe distanze e di prendere la corsa come un divertimento; il risultato passa in secondo piano”. “Siamo una bella formazione e abbiamo già partecipato a Recordando” prosegue una signora, “oggi gareggio sui 10 km ma in passato ho provato la 6 ore, una prova di concentrazione ma assolutamente fattibile”.
Infine la famiglia Bellato (Gianluca, Giulia, Maria Pia e Andrea), che da un po’ di tempo partecipa compatta alle ultramaratone in calendario, senza perdersene neppure una. I quattro hanno raggiunto diversi titoli di categoria, uniti dal fascino delle corse di lunghissima distanza: 6, 12 e 24 ore. “Abbiamo circa 15 appuntamenti all’anno” affermano, “ci siamo spinti a vicenda e abbiamo deciso di intraprendere queste avventure. È un mondo fantastico, ci si muove, si conosce nuova gente in un bel clima di amicizia”.
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