di Luca Bianco
“Il segnale che vogliamo lanciare” ha affermato il Direttore del Museo del Cinema Alberto Barbera, presente stamattina alla conferenza stampa dell’evento, “è quello di una Mole Antonelliana aperta a tutti: visitatori, cittadini e sportivi. Questo edificio non è semplicemente un simbolo statico, ma vive e si rinnova con il passare del tempo”. Proprio come il museo contenuto al suo interno, cui andrà parte dei ricavi derivanti dalle quote di iscrizione.
Intervenuto in mattinata anche Stefano Gallo, Assessore allo Sport della Città di Torino, il quale ha lodato un’iniziativa capace di “legare sport e cultura in una grande festa per tutti” . E in vista del 2015, anno in cui la città sabauda sarà Capitale Europea dello Sport, Gallo ha auspicato “l’organizzazione di nuovi eventi del genere, importanti momenti per la vita del capoluogo”.
Luigi Chiabrera, presidente di Turin Marathon, ha presentato il programma della giornata, ricordando il carattere assolutamente non agonistico della gara. “Sarà un’esperienza speciale per tutti i partecipanti” ha dichiarato, “che aiuterà a promuovere l’immagine della città e del suo monumento più famoso, visto da una prospettiva decisamente diversa”. Gli “scalatori” inizieranno la salita individualmente, partendo ogni 3 minuti; saranno muniti di casco e una volta arrivati torneranno alla base con l’ascensore. “Lungo il percorso ci saranno tre zone presidiate da personale per la sicurezza” ha continuato Chiabrera, “per consentire agli atleti di divertirsi in assoluta tranquillità”.
Al via diversi personaggi di spicco: Martina Caironi, campionessa paralimpica sui 100 metri a Londra 2012, Michele Coppola, Assessore alla Cultura e alle Politiche Giovanili della Regione Piemonte, Guido Tiberga, caporedattore della cronaca di Torino de La Stampa, e Domenico Quirico, corrispondente per l’estero de La Stampa, liberato lo scorso 9 settembre dopo 5 mesi di prigionia in Siria, oltre che appassionato maratoneta. “I più veloci partiranno per primi” ha concluso Chiabrera, “per evitare rallentamenti lungo il percorso”. “Sorpassare è molto difficile” gli ha fatto eco Barbera, “in questo, la salita alla Mole assomiglia molto al Gran Premio di Montecarlo”.
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