Oggi è la vigilia di Natale e siamo arrivati all’ultima poesia dedicata a questi giorni di festa. Mi voglio leggermente discostare da quello che avevo inserito nei giorni scorsi, e ho deciso per un autore “sconosciuto”, Hirokazu Ogura. Nato nel 1960, Hirozaku è un musicista e cantante giapponese, non sono riuscito però a reperire ulteriori informazioni su di lui, tuttavia questa poesia mi ha colpito molto. Non celebra il Natale nella maniera in cui siamo abituati, ma fa riflettere su aspetti e temi davvero importanti che sono alla base dei sentimenti che animano il cosiddetto “spirito natalizio”. Colgo anche l’occasione per augurare a tutti voi un sereno e felice Natale!
Natale, un giorno
Perché
dappertutto ci sono così tanti recinti?
In fondo tutto il mondo e un grande recinto.
Perché
la gente parla lingue diverse?
In fondo tutti diciamo le stesse cose.
Perché
il colore della pelle non e indifferente?
In fondo siamo tutti diversi.
Perché
gli adulti fanno la guerra?
Dio certamente non lo vuole.
Perché
avvelenano la terra?
Abbiamo solo quella.
A Natale – un giorno – gli uomini andranno d’accordo in tutto il mondo.
Allora ci sarà un enorme albero di Natale con milioni di candele.
Ognuno ne terrà una in mano, e nessuno riuscirà a vedere l’enorme albero fino alla punta.
Allora tutti si diranno “Buon Natale!”
a Natale, un giorno.