Ciò di cui lamentano i candidati del concorso, è che Anna Spada, alla fine, non avrebbe avuto questo gran curriculum alle spalle, rispetto ad altri pretendenti. Ma in questo caso – il presidente della commissione giudicante è lo stesso Rizzello, co-autore di alcune sue (di lei) pubblicazioni – i professori-giudici hanno voluto premiare l’originalità dei suoi scritti, piuttosto che guardare gli indici bibliometrici, ovvero parametri analitici matematico-statistici che misurano la qualità e la quantità della produzione scientifica nonché la sua diffusione su riviste specializzate o saggi.
Le regole di valutazione, poi, sarebbero state cambiate all’ultimo momento, escludendo gli indici ed introducendo un criterio più “soggettivo”. Da qui le critiche, le lamentele e le maldicenze. Che su Facebook stanno crescendo. Pochi i commenti ufficiali. Il professor Rizzello avrebbe comunque invitato le malelingue a leggere gli atti, pubblici dopo la firma del Rettore. In più, gli altri professori esaminatori erano tra loro perfetti sconosciuti. Basta per garantire la trasparenza?