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Poli museali meridionali: incremento di incassi

Creato il 19 giugno 2012 da Ilazzaro @Ilazzaro

Poli museali meridionali: incremento di incassi

Pompei cade a pezzi, la reggia di Carditello viene svenduta al peggior offerente. Eppure, sfatando i soliti luoghi comuni di un Mezzogiorno arretrato e refrattario al turismo di matrice culturale, si scopre che nel Sud musei, gallerie, aree archeologiche e monumenti statali, destinati alla fruizione pubblica sono più numerosi di quelli del Nord e con un numero di visitatori che, se pur di poco inferiore, assicura tuttavia incassi maggiori. [...]  nei siti meridionali – in cui è stato previsto l’ingresso a pagamento – il numero dei visitatori ha raggiunto,  nel 2010, 3 milioni e 293mila unità, con un introito di 26milioni e 491mila euro, superiore così in assoluto ai 2milioni e 344mila fruitori in quelli a pagamento del Nord – che hanno generato incassi per 10milioni e 893mila euro – anche se inferiore, ovviamente, ai 9milioni e 878mila paganti nel Centro Italia che hanno portato ad introiti di 67milioni.(Fonte Istat tramite Blog Sicilia).

I dati vengono riportati dall'Istat e confermano la tendenza anche per il 2011.

Nel Sud continentale e nelle Isole sono presenti 147 istituti museali di antichità e d’arte statali, a fronte dei 106 nel Nord (Ovest ed Est) e dei 171 del Centro Italia (in cui sono inclusi gli importantissimi poli museali di roma e Firenze).

Ciò a dire che, nonostante il sistema statale non faccia nulla per migliorare le performance strutturali e logistiche dei siti meridionali, lasciandoli tranquillamente cadere a pezzi, i poli museali del Sud hanno una tendenza maggiore rispetto a quelli delle altre macro regioni italiane, a recepire introiti e quindi visitatori disposti a pagare per visitarli.

Una risorsa fondamentale che (comprensiva del suo indotto) se fosse lasciata alla gestione degli enti locali e delle associazioni presenti sul territorio probabilmente renderebbe meno disoccupati e maggiori entrate per le casse disastrate dei comuni.

A questo proposito invito il lettore a segnalare al FAI, i luoghi del Mezzogiorno meritevoli di tutela da parte del fondo ambiente italiano, così da preservare la memoria e il territorio stuprati dall'incuria e dalla miopia delle classi dirigenti di questo stato.http://www.fondoambiente.it/


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