Magazine Diario personale

Poliglottia italianica

Da Maricappi
Si ricovera un signore svedese.
Deve togliersi la maglia e i pantaloni, gli dico in italiano.
Io non capire bene italiano, afferma in uno svedi-italiano arranciato.
Ahhhh..Ok..., mi viene da dire con una delle poche sillabe internazionali che conosco. Ahimè!
Allora mi rivolgo alle dottoresse e chiedo se qualcuna di loro conosce l’inglese per tradurre ciò che ho appena detto al paziente. Così, tutti a guardare la dottoressa che si appresta a tradurre.
Allora, senta. D..E..V..E..  T..O..G..L..I..E..R..E..   M..A..G..L..I..E..T..T..A..   e   P..A..N..T..A..L..O..N..I..
....E lo urla per farsi sentire meglio, nel caso in cui il paziente non capisse la traduzione.Vi ricordate il trio Solenghi, Lopez e Marchesini nella telenovelas brasilera? Quando la Marchesini diceva a Solenghi: “bevi Pedro, perché non bevi Pedro”, mentre Pedro stava già bevendo?Ebbene, la mia faccia è rimasta inebetita come quella di Pedro.
Scusi, dottoressa, ma il mio italiano NON ERA TROPPO ITALIANICO?

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