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Politiche 2013 le bufale. Matite copiative, votare con la penna, fotografare il voto

Creato il 24 febbraio 2013 da Yellowflate @yellowflate
Politiche 2013 le bufale. Matite copiative, votare con la penna, fotografare il voto

foto da fb

Elezioni politiche 2013, elezioni particolari. Clima strano quello italiano. Il silenzio elettorale nonostante sia in vigore dalle ore 00.00 del 23 febbraio praticamente non è mai arrivato.

I social network sono un turbinio di condivisioni ed incitazioni al voto, richieste e consigli ovunque ed in ogni forma. Ovviamente c’è chi arriva all’eccesso inviando mail con tanto di logo di partito in data 23 febbraio ma c’è chi, forse sperando di “beccare” qualche consenso dell’ultimora invia inviti al voto o appelli al sostegno di alcuni movimenti.

Il massimo è poi è l’esplosione su FB e Twitter di condivisioni di immagini con schede votate. Per lo più si tratta di schede riportanti il voto  per il Movimento Cinque Stelle.


L’idea di postare il proprio voto eludendo completamente la legge che in realtà vieta sia di entrare nella cabina elettorale con il cellulare, c’è qualcosa che rovina queste ore di attesa?

In rete si parla di brogli, ovviamente ed allora ecco riapparire come sempre l’incubo della matita copiativa da provare prima di entrare, ma arriva anche chi suggerisce di bagnare la matita con saliva prima di votare.  Sempre dalle parti del movimento 5 stelle ci sarebbe chi ha suggerito di votare con la penna ed online partono diverse discussioni.

Intanto però il reato maggiore  è quello che fa chi pubblica su Facebook, ma anche Twitter, Google +, Pinterest e quant’altro, commette un reato perseguibile penalmente. In genere si fotografa il voto per dimostrare un qualcosa, spesso dietro vi potrebbe essere la mercificazione del voto  ogni momento della propria vita documentandolo magari con una foto, ci ha spinto a scrivere questo articolo. Vuole essere un appunto per coloro che fossero un po’ distratti e sono pronti a lasciarsi prendere la mano dai social media.

Visti diversi casi che si sono verificati durante le scorse elezioni amministrative, pensiamo sia bene ricordare a tutti che fotografare il proprio voto sulla scheda elettorale e poi pubblicare la foto su Facebook è un reato perseguibile penalmente.

Lo è perchè la foto è il mezzo più diretto utilizzato per dimostrare il voto in casi di compravendita  e nessuno potrebbe mai capire che il gesto è fatto solo per mostrare il voto con orgoglio ai propri amici, quindi potrebbe  non essere è una giustificazione valida, intanto però è  da ricordare che è severamente vietato  entrare muniti di apparecchi capaci di fotografare  così come recita il decreto è quello conosciuto come ”Misure urgenti intese ad assicurare la segretezza della espressione del diritto di voto nelle consultazioni elettorali e referendarie” del 1 aprile 2008, n. 49 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale 4 aprile 2008, n. 80, ma in quasi nessun seggio italiano viene ritirato il cellulare all’ingresso del seggio ed è pure vero che nessun elettore lo deposita o lo consegna al presidente.


Intanto è bene ricordare che per reati simili nel 2011 a Napoli ci sono state decine di arresti e sopratutto la pubblicazione su internet è un reato che potrebbe essere ritenuto un aggravante .

Simile cosa potrebbe valere anche per quei cittadini che in queste ore stanno incitando tramite Fb ed altri social network a fotografare schede e quanto altro in nome di un ipotetico broglio compiuto dai partiti maggiori .


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