“Politici-sudditi” con il Re delle Autostrade?

La Milano-Serravalle passa per la provincia di Alessandria. Che novità. Ma sembra che gli amministratori e i politici locali non lo sappiano, o se ne siano dimenticati. Già il “caso Penati” era diventato imbarazzante per il centrosinistra che della questione morale ne ha fatta una bandiera ideologica. Figuriamoci quando dalle carte dei magistrati sono usciti i nomi arcinoti di Gavio-Binasco. Nessun commento, nessun comunicato ufficiale, nessuna presa di posizione. Che se la gratti il Partito Democratico della Lombardia, questa rogna. Solo l’ex coordinatore del PD di Alessandria, Corrado Parise – candidato alle primarie dei Democratici -, forse proprio perché non ha mai avuto a che fare con l’imprenditore-affarista: “Mi chiedo cosa certi dirigenti direbbero oggi su Bettino Craxi. E senza averne nemmeno i meriti”, commenta, “Chi sa la verità politica su vicende come questa e non fa finta di non saperla, sa che il caso Penati è la punta di un iceberg, non il caso di un isolato, favoriti dalla sudditanza psicologica verso l’imprenditore-affarista”.

Lo dice lui, la mina vagante del PD, ma lo sospettano in tanti. Quando morì Marcellino Gavio, in provincia di Alessandria lo avevano salutato come un benefattore del territorio, creatore di posti di lavoro e tante altre belle cose, accumulando appalti e lavori in tutto il mondo. Si preferì glissare sui problemucci per le indagini su presunte tangenti per l’allargamento della Milano-Genova. Erano gli anni ’90, e Mister Autostrada rimase un po’ all’estero, fino alla prescrizione dei reati. Ma venne indagato anche per finanziamenti illeciti ai partiti, insieme al braccio destro Binasco.

Più in là con gli anni, sembra che il Gruppo Gavio fosse stato uno dei maggiori finanziatori (leciti) di Forza Italia-Pdl.

Amico di tutti, dunque, da destra a sinistra. Finanziatore della politica, direttamente ed indirettamente, solo per senso civico?

Terzo Valico, autostrade, Stretto di Messina, i ponti alessandrini sul Tanaro, tangenziali e tante altre piccole grandi opere pubbliche.

Il Gruppo Gavio è dappertutto. E i politici si guardano bene da “scaricarlo”.