Caricato da REPORTERMARCO in data 08/mar/2012
[ www.tvreporter.it ] - A seguito di indagini iniziate nel mese di febbraio 2012, nella notte tra il 6 e la mattina dell’8 marzo, gli Agenti del Gruppo Sicurezza Sociale Urbana della Polizia Locale di Roma Capitale, comandati dal Dr. Maurizio Maggi, a seguito di pedinamenti ed appostamenti sono riusciti a sgominare e ad assicurare alla giustizia un’organizzazione criminale al cui vertice vi era un minorenne albanese, nei confronti del quale era già stato spiccato un mandato di cattura internazionale per omicidio.
La banda, composta da albanesi, esercitava un pressante controllo su alcune ragazze di diversa nazionalità, di cui alcune minori, le quali erano costantemente minacciate con armi e oggetto di ripetuti stupri di gruppo per costringerle a prostituirsi.
Solo l’aiuto degli Agenti del Gruppo Sicurezza Sociale Urbana ha permesso alle ragazze di sottrarsi a questa riduzione in schiavitù.
Sono stati effettuati un arresto, due fermi di P.G. e un’esecuzione di un mandato di cattura internazionale e numerose denunce a piede libero nei confronti di gran parte degli appartenenti a questa organizzazione criminale.
L’attività di investigazione degli Agenti è iniziata nel prestare soccorso ad una ragazza che, al loro sopraggiungere, veniva quasi lanciata da un’auto in corsa, rintracciata successivamente in zona Centocelle.
Gli appostamenti, durati ininterrottamente per due giorni, hanno portato all’identificazione del proprietario del veicolo e, inoltre, gli Agenti, recatisi presso l’appartamento sito in Via P.R. Pirotta n. 16 (Zona VII Gruppo), nel corso della perquisizione hanno proceduto ad effettuare il primo fermo di uno dei denunciati. Quest’ultimo, tratto in arresto per detenzione di documento falso, verrà processato per direttissima nella mattinata odierna.
Si è proceduto, quindi, a piantonare la casa presso la quale il minore albanese, a capo dell’organizzazione, aveva stabilito la sua presunta dimora. Il ragazzo è stato sorpreso a bordo di un altro veicolo in compagnia dello zio (anch’egli di nazionalità albanese e denunciato a piede libero per favoreggiamento personale) e, da successivi accertamenti è risultato che entrambi i soggetti appartengono ad una nota famiglia albanese di stampo mafioso e soprattutto il minore è coinvolto in una faida familiare.
Durante la notte sono state svolte ulteriori indagini nel corso delle quali è stata sentita un’altra ragazza, minorenne e di nazionalità romena, che, dopo aver confermato quanto denunciato dalla prima ragazza, ha anche riferito di essere stata giornalmente violentata dal suo protettore che l’aveva acquistata per la somma di € 2.000,00. Partite immediatamente le nuove indagini, nell’arco di sole due ore, gli Agenti hanno rintracciato e fermato anche lo sfruttatore di quest’ultima ragazza, che è stato sottoposto a fermo di P.G come indiziato per i delitti di violenza sessuale ripetuta, induzione e sfruttamento della prostituzione e riduzione in schiavitù.
A carico del minore albanese, ricercato dall’Interpol, sono state attivate tutte le misure atte alla sua estradizione nel paese di origine.
Sono in corso ulteriori indagini dirette rintracciare eventuali altri appartenenti alla medesima organizzazione criminale.