Al risveglio leggo sul telefono l’appello dell’amica B. Per errore si è spento il freezer e una moltitudine di surgelati giace nel limbo del disgelo in fervente attesa della conversione in piatto cucinato. La faccenda è seria, non posso di certo tirarmi indietro, ne va della loro salvezza. Mi aggiudico un petto di pollo di campagna e lo converto in Pollo in budino. Il piatto è cucinato e assaporato e il pollo convertito può riposare in pace.
P.S. Polli e conversioni… temo che il nuovo Papa stia facendo sorgere in me metafore ecumeniche tendenti al Nitsch. Non temete, passerà e non appena sarà finita la sovraesposizione tornerò in me.
Ora vi saluto, vado a rileggere qualche canto della Divina Commedia.
Pollo in budino
Petto di pollo 400 g
uovo
panna liquida 1/2 bicchiere
buccia di limone
burro
sale
+ maionese
Morale del Pollo in budino: questo piatto che in realtà si dovrebbe preparare con un pollo intero rientra nella categoria «I trucchi di Ada»: “Questa preparazione potrà specialmente essere consigliabile quando, avendo qualche ospite a pranzo, vorrete servire del consommé di pollo senza poi far comparire in tavola il pollo bollito.” Com’è sempre meravigliosamente attenta. Preparata con un pollo intero poi la preparazione resta morbida mentre il petto da solo è molto più asciutto, motivo per cui W prepara un’ineccepibile maionese che si accompagna splendidamente. Il giorno dopo il budinetto avanzato si trasforma e si moltiplica in squisiti panini pollo e maionese. La moltiplicazione dei pani e dei polli.