Ho imparato da poco che fra i due c'è addirittura una differenza: i primi sono più teneri, i secondi più duri... O il contrario?
Vi ho mai detto che ho una pessima memoria? :-)
Ho anche imparato che il cardo è la pianta che cresce alla base del carciofo. Anche questa non so se sia una leggenda metropolitana o se sia veritiero. Potrei verificare, ma a volte preferisco restare nell'incertezza!
I gobbi. Come sono brutti. E se non li cuoci per bene sono duri. E poi li devi cuocere in acqua acidulata, altrimenti diventano verdi (e chissenefrega, aggiungerei!).
Quando ero piccola -ma anche quando sono cresciuta- mia mamma ce li vendeva sotto forma di frittelle. Ed erano spettacolari!
Bastava lessarli per una mezz'ora, passarli col frullatore, scolarli per bene, e mescolarli in una pastella di uova, latte e farina.
Fritti, asciugati e salati erano la fine del mondo!
Allora, per le mie polpette ho usato:
3 coste di gobbi
3/4 di bicchiere di farina di mais
3/4 di bicchiere di pangrattato
1 uovo
1 cucchiaio di parmigiano grattugiato
sale, pepe qb
Ho fatto bollire i gobbi per 30 minuti, li ho passati col frullatore e li ho strizzati per bene, per togliere più acqua possibile.
Messi in una terrina, ho aggiunto l'uovo, il pangrattato, la farina, il sale e il pepe. Ho mescolato tutto, foderato una teglia con la carta da forno, preparato delle polpette "piatte" appoggiate col cucchiaio sulla carta e schiacciate fino a raggiungere lo spessore di 6-7 mm.
Ho infornato a 180° per 25 minuti, girando a metà cottura, per dorare entrambe le superfici.
Ho poi provato a condirle con della salsa di pomodoro: ci stava proprio bene!
Direi che possono essere etichettate come stuzzichino o antipasto.
ESPERIMENTO: RIUSCITO!