La Maestrina che abita con me, divoratrice di romanzi, mi segnala che, nell'ultimo romanzo che ha letto uno dei personaggi è l'Artusi, il quale racconta una ricetta che gli è particolarmente piaciuta.
E' giusto dire subito che il romanzo è "Odore di chiuso", di Marco Marvaldi, Ed. Sellerio.
Questo giovane scrittore riesce, a mio personalissimo modo di vedere, a ricreare la prosa di Artusi con grande naturalezza.
Ecco quindi la ricetta:
"Tonno sott'olio gr. 500
peperoni gialli n. 2
pane del giorno avanti gr. 300
olive nere gr. 100
uova n. 2
latte dl. 2
olio tre cucchiaiate
burro gr. 20
pangrattato gr. 40
panna della più fine dl. 0,5
costole di sedano lunghe un palmo n. 3
prezzemolo alcune foglioline.
Avendo a disposizione olive taggiasche il piatto ne guadagnerebbe.
Passare i peperoni sulla fiamma onde spellarli con facilità, soffregandoli sulla carta gialla; mondarli, privarli dei semi e tagliarli a pezzetti. In un'ampia padella fare soffriggere il sedano a sottili fettine e quando avrà preso il colore aggiungere il peperone e far cuocere per il tempo di un saluto a una bella dama. Mettere nel frattempo il pane ad ammollare nel latte dopo avergli fatto alzare il bollore. Aggiungere indi il tonno, dopo averlo sbriciolato con una forchetta, e lasciare che si ritiri. In successione, sempre girando, aggiungere olive snocciolate, il pane ammollato e strizzato, prezzemolo, sale e pepe. Lasciar quindi raffreddare.
In una ciotola riprendere il composto, intridendolo con le uova, e lavorandolo bene colle mani; poi legare con la detta panna.
Si unga quindi una teglia di rame stagnato e si spolverizzi con la metà del pangrattato; versare quindi il composto, coprire la superficie col resto del pangrattato e cuocerlo nel forno o nel forno da campagna.
Questa dose potrà bastare per quattro persone; ed anche di più, se si accontentano".
Qualche attento osservatore noterà che il pan grattato non è completamente tostato. Tanta era l'ansia di assaggiarlo che l'ho mangiato anzitempo. Comunque era perfetto.