Polpettone alla Guinness - Big meatball with Guinness - Grand boulette de viande avec la Guinness

Da Euge
Pessime traduzioni, ne sono consapevole.
Eccomi qui, al ritorno dalle vacanze, lunedì si ricomincia.
Tanto per incominciare Buon 2013 a tutte e a tutti, vi voglio bene e grazie che ci siete.
Oggi pomeriggio, arrivato stanco, non ho trovato niente di meglio da fare che aprire il frigo. Lo so, devo dimagrire ma questo piatto che ho fatto, giudicherete voi, non è proprio grassissimo....
Nel frigo ho trovato certa carne che a suo tempo avevo comperato, non vorrei dire quando. Dato che io ho uno scomparto a zero gradi mi ritengo autorizzato a farvi soggiornare la carne per periodi forse esagerati. L'ho aperta, guardata, odorata, tutto ok. E' un po' ossidata, certo ma l'odore mi convince. Ne approfitto per giocare un pochino al piccolo macellaio, con il nuovo accessorio tritatcarne del mio robot, comperato di recente. Ho deciso di tritarla, tanto per cominciare, poi vedremo.
Quando comperi un qualche attrezzo ti dovresti domandare se la presenza di un pieghevole di carta stampata con certi disegnini possa avere un qualche significato. Io la metto direttamente in un cassetto, perché se no non mi diverto davvero. Per cui tritare la carnina è diventata un'impresa da mille e una notte, ma alfine ho avuto ragione io. Credo di averci impiegato il quadruplo del tempo che se avessi letto quel foglietto, ma io sono fatto così, e ormai, alla mia età, mi devo prendere come sono.
Guardando quella carne tritata, forse è meglio dire polverizzata, ho pensato che fosse furbo fare un
polpettone, anche perché non risente di una lunga cottura, che mi garantiva la tranquillità dal punto di vista igienico.
Allora sono andato a prendermi una ricettina sull'enciclopedia di Repubblica, che di polpettoni ne ha tanti, e l'ho modificata così. Ai miei circa otto etti di carne di b.a. ho aggiunto un panino secco bagnato nel latte, una mezza cipolla, uno spicchio d'aglio, sale e pepe e due o tre dita di Guinness. Un mezzo cucchiaino di  comino, con il suo inconfondibile profumo. Questa volta persino i miei commensali hanno dovuto ricredersi su questa spezia meravigliosa.
Una volta datagli una forma "normale" l'ho fatto rosolare con un po' di olio, questa volta ne ho messo poco davvero. Dopo due belle rosolate ha finito di cuocere per una quarantina di minuti aiutato da una lattina di Guinness.
Alla fine dei quaranta minuti il sugo residuo l'ho un po' addensato con un cucchiaio di farina.
Contorno: broccoli al vapore, tristemente perché saltati in padella con aglio, olio peperoncino e acciughe sono più buoni.
Me ne farò una ragione.
Comunque è bellissimo:


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