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Ho comprato il libro Polvere alla polvere attirata dal prezzo - 1.90 euro - ed anche dalla copertina. Non mi sono curata nemmeno di leggere un estratto della trama: mi sono imbattuta in una pila di libri, nuovi di stampa, in libreria e ne ho infilato uno tra gli altri che ero in procinto di pagare. Poi è rimasto lì, tra gli altri libri da leggere che conservo gelosamente in casa fino a che, qualche giorno fa, non ho sentito che era il momento giusto per leggerlo... Un po' di tensione, un po' di mistero... Si si, era il momento giusto.
Jonathan Stride è un tenente di polizia che si trova in un territorio in cui non opera in modo diretto: si era recato in un cimitero del Wisconsin per motivi del tutto personali e si è trovato, non volendo, immischiato in una storia di morte, di violenza, di mistero. Proprio davanti ai suoi occhi si è consumato un suicidio. A spararsi alla tempia è stato un suo collega, un agente che poco tempo prima era stato osannato come vero e proprio eroe per aver salvato una donna - poi diventata sua moglie - da una morte certa dopo essere finita in mano di un uomo che l'ha sequestrata e torturata per giorni.Stride è un testimone oculare del suicidio.
Nulla più. Ma la sua indole lo porta a volerci vedere chiaro, a capire qualche cosa di più su quanto accaduto sotto ai suoi occhi ed è così che si trova ad indagare - seppur non in modo ufficiale - ed a venire a conoscenza di segreti che mai nessuno avrebbe voluto riportare alla luce.
Sride è un tipo che mi è piaciuto subito, pur non avendolo mai incontrato prima. Eh si perchè, come ho scoperto poi, è lui il protagonista di precedenti romanzi di Freeman di cui non avevo mai sentito parlare. E sarà anche lui il protagonista del successivo: il romanzo non finisce punto e basta. No, apre la porta su un'altra storia che è poi quella sul romanzo La ragazza di pietra che dovrebbe essere uscito ad aprile.Lasciando da parte l'operazione promozionale dovuta al piccolo prezzo e al fatto di essere una sorta di apripista per il romanzo successivo, devo dire che non mi è dispiaciuto affatto.
Innanzitutto è ben scritto e non è poca cosa. I fatti vengono narrati in un crescendo di sorprese e colpi di scena che hanno come filo conduttore l'indagine che Stride porta avanti per conto suo senza con questo mettersi in conflitto con le autorità del posto...Alcune situazioni sono un tantino assurde ma in un romanzo del genere credo che ci possa stare.
Non è il caso di dire altro sulla trama perchè va gustata riga dopo riga: posso dire che l'ho letto in pochissimo tempo - sono meno di 200 pagine ma non è la mole delle pagine che rende la lettura agevole - perchè non vedevo l'ora di conoscere la mossa successiva. Verso la fine ammetto anche di aver avuto un po' paura per quello che stava accadendo ed ammetto anche di essermi guardata intorno, in camera, con fare circospetto... Probabilmente mi sono fatta prendere troppo la mano.
Per chi ama il genere lo consiglio senza riserve. Non so ancora se leggerò il libro successivo... ma se mi capitasse a tiro, perchè no? Magari vado anche a cercare qualcuna delle vecchie avventure di Stride... vedremo...
Ps. La ragazza di pietra è un romanzo a se stante. Polvere alla Polvere inizia e finisce in modo autonomo. Voglio dire che non si tratta di un sequel e che possono essere letti singolarmente... La storia che ho letto io si regge da sola senza necessariamente ricollegarsi a quelle precedenti... e da quel che ho capito dalle prime righe del romanzo successivo, proposte in coda al romanzo che ho letto io, anche per La ragazza di pietra dovrebbe essere così. ***Polvere alla polvereBrian Freeman - tradotto da Alfredo ColittoPiemme Edizioni1.90 euro
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