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Polveri sottili cancerogene Pm10: Cremona nona in Italia. Formeremo forse la provincia più inquinata, con Mantova e Lodi

Creato il 31 luglio 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

La tabella di Legambiente “Mal’aria” è stata ripresa oggi dall’Istat. Si conferma il pessimo andamento di Cremona, dove ancora il Comune non spiega come farà a intervenire per limitare il danno subito dai cittadini a causa dell’aria irrespirabile un giorno su tre o quattro. Aumentano le automobili, c’è un’industria siderurgica, tipo di industria per sua natura inquinante, anche se i politici per motivi incredibili dicono di no. Inutile gettare la croce su Arvedi come fosse l’unico cittadino di Cremona: sta di fatto che c’è un’industria che non emette profumo di fiori e manca una politica ambientale, industriale, che risolva il problema, anzi l’ha peggiorato autorizzando il raddoppio dell’Arvedi nel luogo peggiore. La classe dirigente nel suo complesso ha fallito l’obiettivo di rendere la città vivibile. Grazie. Alcuni cittadini e forse alcuni partiti si batteranno. Di un capro espiatorio non so che farmene, che sia l’industriale o qualche partito. Il risultato è questo e tutti lo paghiamo a carissimo prezzo, polmoni di destra e polmoni di sinistra, per capirci.

Polveri sottili cancerogene Pm10: Cremona nona in Italia. Formeremo forse la provincia più inquinata, con Mantova e Lodi

Le polveri sottili che respiriamo grazie al progresso industriale e alla cattiva politica che decide di non decidere

Un fallimento che riguarda le Regioni Piemonte, Lombardia, Veneto innanzitutto, oltre alle singole città che non coordinano iniziative se non quando arrivano alla canna del gas. Per la guerra alle nutrie, per fare un esempio, si fanno grandi piani – almeno se ne parla – poiché i voti degli agricoltori contano ancora: ma di risultati non ce ne sono, e nemmeno dopo tanti allarmi si vede il piano della Val Padana anti-nutrie. I voti degli ambientalisti e dei cittadini che reclamano un’aria più pulita sono pochi, quindi non si interviene. Le associazioni ambientaliste ne parlano, i politici del Nord Italia non vogliono fare nulla di preciso, l’Italia e l’Europa pensano solo allo yo-yo dello spread. A Cremona non si sa che fare senza perdere i voti dei commercianti! Restiamo sempre prigionieri dell’Italia che non decide, delle istituzioni bloccate dai soliti poteri, dai pacchetti di voti sicuri, da un dibattito pubblico e da un’informazione servile anzi direttamente controllata dal grande capitale. 

Tabella 1.2 – PM10 – superamenti del limite medio giornaliero di protezione della salute umana (50 μg/m3) nei
capoluoghi di provincia nel 2011, rispetto alla centralina peggiore.

Superamenti consentiti in un anno: 35
Città /Centralina peggiore /Superamenti
1 Torino             Grassi           158
2 Milano Senato 131
3 Verona Borgo Milano 130
4 Alessandria D’Annunzio 125
5 Monza via Machiavelli 121
6 Asti Baussano 117
7 Brescia Villaggio Sereno 113
8 Vicenza Quartiere Italia 112
9 Cremona via Fatebenefratelli 109
10 Frosinone* Scalo 108
11 Mantova via Ariosto 108
12 Pavia Piazza Minerva 103
13 Treviso Via Lancieri di Novara 102
14 Bergamo Via Garibaldi 98
15 Rovigo Centro 98
16 Lodi Viale Vignati 96

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