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Pontiggia (Pd) a valanga contro un anno di centrodestra, Everet (Fi) pressa il sindaco

Creato il 16 marzo 2015 da Cremonademocratica @paolozignani

Tante polemiche e proteste a non finire, anche motivate, tuttavia l’inceneritore resta acceso e brucia rifiuti per la gioia del bilancio di Lgh. E dire che i rifiuti, come sottolineato dalle associazioni ambientaliste, sono risorse che si possono riciclare avviando processi economici diversi: nuovi affari a impatto ambientale più basso saranno utili inoltre a salvaguardare il patrimonio pubblico che si chiama territorio. Dell’inceneritore e del suo destino si riparlerà, secondo l’ordine del giorno, nella commissione comunale ambiente convocata per mercoledì alle 17.30 dalla presidente Francesca Pontiggia (Pd). Il centrodestra non parteciperà organizzando nello stesso istante una conferenza stampa, visto che il Pd ha fatto saltare la commissione vigilanza di mercoledì togliendo il numero legale? Lucia Lanfredi del M5S parteciperà col centrodestra ma il M5S sarà in commissione ambiente con un altro esponente, il primo dei non eletti Sciacca se non Beccari. Le opposizioni di centrodestra chiedono aggiornamenti, fanno domande, temono che la multiutility LGH venga svenduta ad A2A dal centrosinistra escludendo dalla compravendita l’inceneritore. Ma il centrodestra vuole che l’impianto resti acceso? Giorgio Everet rilancia al sindaco Gianluca Galimberti:
“Il sindaco ha una maggioranza ampia, mi aspetto che rispetti il suo programma che ha tanto urlato in campagna elettorale senza ma e senza che la palla fosse tra i suoi piedi. Deve avere rispetto dei suoi elettori”.
E Galimberti ha promesso che l’inceneritore sarà spento entro tre anni, con una procedura accompagnata da un piano industriale. Il centrodestra segnala l’eccessiva fretta: mancherebbe un piano industriale, pare che si voglia avvantaggiare A2A. Il direttivo di Forza Italia deciderà che fare in occasione della commissione ambiente.

Francesca Pontiggia (Pd) ribatte invece che il centrodestra si contraddice in modo pesante e da un anno. Ecco il suo comunicato integrale, tratto dal sito welfarenetwork, gestito da un nominato di Galimberti, Storti.

Convocherò una Commissione Ambiente sul tema dell’inceneritore che si svolgerà la prossima settimana, mercoledì 18, alla quale, sono certa, saranno presenti tutti i membri effettivi, gli amministratori e tecnici di LGH ed AEM. Anche perché si tratta di una data per la quale era stata disponibilità di presenza per la commissione vigilanza.
Nell’attesa che si svolga vorrei ricordare che l’amministrazione guidata da Gianluca Galimberti, nei fatti e in pochi mesi, ha dato corso ad un importante progetto per incrementare la raccolta differenziata in città a Cremona. Una decisione che nessuno aveva mai preso, e che aveva consegnato la città sotto la soglia del 50% di raccolta, tra le più basse in Lombardia.
Si tratta di un passo avanti importante, che come PD abbiamo e continuiamo a sostenere con forza. A Cremona come nel resto della provincia, a partire dal lavoro che si sta facendo nel cremasco con la gara dei rifiuti, i cui capitolati saranno pronti nei prossimi mesi per arrivare ad un nuovo contratto e una nuova gestione del servizio nel 2016.
Su temi di questo tipo l’amministrazione di Galimberti è passata dalle parole ai fatti in pochi mesi. Non solo sulla raccolta differenziata in città, ma anche sul tema dell’inceneritore, di cui molto si parla, e spesso a sproposito.
Sono curiose, a proposito, le dichiarazioni di alcuni esponenti del centrodestra che, dopo aver sostenuto le linee guida dell’ex assessore Bordi, ora decidono di buttare tutto in caciara senza aver prodotto alcun risultato concreto quando, allora al governo della città, hanno sostenuto la delibera regionale del 13 marzo scorso, esattamente un anno fa, con la quale si istituiva un tavolo per verificare la situazione dell’impianto e altri percorsi alternativi di smaltimento.
E’ altrettanto evidente che, quelle posizioni, avevano creato non pochi mal di pancia nell’allora amministrazione di centrodestra, che erano state presentate senza alcun piano industriale.
Forse bisognerebbe far memoria anche della visita in città del Sindaco Tosi, avvenuta il 27 novembre 2013 e che portò l’allora sindaco Perri a dichiarare che “non ci sono preclusioni verso altre aziende. Mi pare che possano esserci i presupposti, io e Tosi ci siamo capiti in cinque minuti”.
Esattamente il giorno dopo la Commissione regionale Ambiente e Protezione Civile approvò la risoluzione per avviare il tavolo di decommissioning e con testuali parole scriveva “i criteri saranno definiti in modo da favorire la disattivazione degli impianti meno efficienti sotto il profilo ambientale…”. Da questo atto nacque il tavolo regionale ad hoc sull’impianto di via San Rocco.
Il 20 giugno del 2014 la Giunta Regionale approva il piano rifiuti ed a pagina 200 pubblica una tabella da cui si evince che il termovalorizzatore di Cremona è secondo in termini di valorizzazione elettrica e termica.
Alla luce di ciò suggerirei ai consiglieri di verificare presso il Presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni ed alla sua assessora Terzi (entrambi in quota Lega Nord) come mai escano dallo stesso assessorato degli atti così discordanti…come direbbe Andreotti a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.
Tutto ciò premesso, valutato anche le recenti modifiche normative in tema rifiuti, derivanti dallo “sblocca Italia” mi sembra opportuno, prima di esprimere ulteriori valutazioni, attendere l’esito del tavolo tecnico attivato da Lgh proprio per realizzare un piano industriale serio e coerente. Tavolo che è stato istituito per merito dell’amministrazione di Cremona e della collaborazione tra i soci di Lgh, le cui relazioni e i continui contatti stanno aprendo scenari interessanti e nuovi rispetto al futuro della gestione dei servizi in un’ottica sovraprovinciale.
Questi sono i fatti che seguono la volontà politica di un’amministrazione che persegue con coerenza il proprio mandato amministrativo. Le opposizioni hanno tutto il dovere e diritto di vigilare e controllare, oltre che avanzare proposte alternative, ma per il bene della città mi auguro che si possano abbassare i toni per riportare la discussione nei tavoli che le competono.
Francesca Pontiggia
Presidente Commissione Ambiente, Cremona


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