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Tutto fa brodo
di Marco Cagnotti
C’è stata un’epoca, nel remoto passato della mia vita, in cui mi ero ridotto perfino a fare l’insegnante di fisica in un liceo. Poco, per la verità: una manciata di ore alla settimana, giusto per arrotondare un po’. Tu guarda che cosa non si fa per campare…
Ricordo che all’epoca dicevo ai miei studenti, insensibili all’eleganza e al rigore della materia, che in fondo non era tutta colpa loro e che il programma, un po’ arido, certo non favoriva la loro partecipazione. Sarebbe bastato applicare la fisica a qualcuno dei loro interessi impellenti per suscitare la loro curiosità. E quale interesse maggiore, per un/una sedicenne, del sesso? La fisica, poi, si sarebbe pure prestata bene, ché nel sesso ce n’è a iosa: dalla dinamica dei fluidi fino agli attriti, dai moti armonici fino alla dissipazione dell’energia. Ovviamente non l’ho mai fatto. Però mi ero accorto che, quando buttavo là un aggancio col sesso, i miei discepoli immediatamente recepivano, assorbivano e non dimenticavano più. Per dire… nessuno di loro ha mai sbagliato all’esame finale la legge di stato dei gas perfetti, perché per ricordarla avevo suggerito un acronimo facile facile: Porca Vacca, non Riesco a Trombare (sì, ero un prof un po’ sopra le righe…).
Il sesso, com’è noto, tira (ecco, scrivo questa frase e mi accorgo quanto facili e involontari siano i doppi sensi). Anche nella divulgazione: se raccontate come si nutrono gli animali, il pubblico vi ascolterà distratto, ma provate a descrivere come scopano e vedrete l’attenzione rialzarsi immediatamente. E poi diciamolo: in confronto alle bizzarrie del mondo animale, non c’è bunga bunga che tenga. Berlusconi è un tradizionalista.
Nel 2008 Isabella Rossellini e Robert Redford hanno provato a parlare di sesso nella divulgazione scientifica con un ciclo di cortometraggi brevissimi, i Green Porno. Dopo aver parlato di insetti e di animali marini nelle prime due serie, con la terza, dal titolo Seduce Me, Rossellini e il suo staff si dedicano a salmoni, papere e serpenti. I corti durano meno di 2 minuti e possono essere visionati nel Sundance Channel, dove c’è anche una ricca documentazione sui partecipanti al progetto e sul making of.
L’approccio è scientificamente rigoroso e accurato ma divertente, esplicito e quindi efficace. Rossellini è bravissima e si documenta accuratamente prima di girare ogni episodio. Il budget è risibile. Il successo strepitoso.