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Portare a galla il senso

Da Marcofre

Bisogna alterare per raggiungere l’obiettivo di una scrittura efficace e di valore.

Esiste la convinzione che per conseguire un simile risultato sia indispensabile attenersi al reale. In pratica si dice: “È successo questo, lo scrivo esattamente come si è svolto, ed è fatta”.

Niente di più sbagliato poiché la riscrittura, la correzione, ha come scopo anche quello di portare a galla il senso.

È in questa fase che probabilmente entrano in gioco due attori fondamentali: l’artigianato e il talento.

Buona parte delle persone che scrivono non hanno nemmeno l’artigianato, ma questo può rappresentare una buona notizia, dopotutto. Significa che ci si misurerà con pochissime persone. Sarei felice di possedere l’artigianato, ma non si può avere tutto dalla vita.

È importante comprendere che una storia, una pagina scritta, se emerge, lo fa perché ci sono delle forze che agiscono. Si può restare sulla superficie, perché si ritiene che non esista altro. E questo è un gran sollievo per buona parte della società che adora quanti solcano la superficie ed evitano con cura di guardare oltre. Rischia di essere noioso e pericoloso, perché alla fine qualcuno potrebbe pensare che le cose non sono così semplici.

Che certi problemi non si risolvono con lo studio, la cultura, l’educazione, il riempire i carrelli di merce.

A dire il vero, certi problemi non si risolveranno mai.

Quando si va oltre, o ci si prova… Per prima cosa bisogna averne le capacità. Tolstoj o Dostoevskij avevano un talento spaventoso. Prendevano la cronaca (“I Demoni” per esempio, nasce da un fatto che sconvolse la Russia di quegli anni), e poi si scava.

Una faticaccia. Per questo un certo tipo di letteratura sarà sempre più spinto ai margini. Innanzitutto perché richiede impegno, riflessione, studio… Tutta roba che per tante persone, che pure si cimentano con la scrittura, è una seccatura inaudita perché rischia di mancare l’appuntamento col successo.

In secondo luogo, perché lascia ai margini chi prova a cimentarsi con certi temi.

Dov’è la novità? La montagna non è per tutti. E non è solo una questione di gusti…


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