Il viaggio culinario organizzato dalla Trattoria MuVaRa ci ha portati in Portogallo, bellissima nazione affacciata sull'Oceano Atlantico. Se volete sapere la sua storia e vedere delle foto magnifiche andate nel blog 'La melagranata' che ospita questa nazione fino al 10 marzo.
Il Portogallo mi ha portata a confrontarmi con una materia prima gustosa e importante, il Baccalà.
Io non l'ho mai preparato in vita mia, ho vaghi ricordi di mia nonna che lo portava a casa, duro, secco e puzzolente, lo metteva a bagno in una grande tinozza in giardino e poi lo batteva con forza e tenacia.
E il sapore?? non lo conoscevo, da bambina lo schifavo e poi da 'grande' l'ho sempre evitato convinta che avesse un sapore troppo forte e pescioso. Niente di più sbagliato, la sua delicatezza mi ha stupita e adesso non vedo l'ora di provare altre ricette.
E' stata una avventura per me, una sfida che posso dire di aver vinto. Certo ho scelto una delle ricette più semplici tra le ricette tradizionali Portoghesi però ha comunque bisogno di tempo e attenzione.
Ho trovato in rete alcune varianti di questa ricetta, io ho seguito il mio istinto procedendo come credevo meglio. Alla fine ho solo omesso il bagno del baccalà nel latte e ho scelto di stratificare la preparazione invece di mescolare tutti gli ingredienti insieme come alcuni fanno.
Per 4 persone
- 800 gr di baccalà stecco già ammollato
- 600 gr di patate
- una grossa cipolla bionda
- un bel ciuffo di prezzemolo
- uno spicchio d'aglio
- olio EVO
- sale, pepe del mulinello
- due uova
- olive nere denocciolate in salamoia (io le ho omesse perchè non le ho trovate)
Lessate per 20 minuti le patate, scolatele, fatele raffreddare un pò e tagliatele a fette di circa mezzo centimetro.
Bollite le uova per 10 minuti, sgusciatele e tagliatele a spicchi.
Tritate il prezzemolo e tenetelo da parte, affettate finemente la cipolla, fatela appassire in olio EVO assieme all'aglio tritato. Cuocetele per circa 15 minuti senza bruciarle, spegnete e tenete da parte.
Il baccalà l'ho comprato già ammollato, partire da zero col baccalà secco sarebbe stato troppo per me... Sciacquatelo, cercate di pulirlo un pò già da crudo, togliete le lische più grosse. Nel frattempo mettete a bollire abbondante acqua.
Quando l'acqua bolle adagiate il baccalà e aspettate che torni il bollore, abbassate il fuoco e lasciate cuocere 10 minuti.
Scolate il baccalà e lasciatelo raffreddare un pò.
Quando il baccalà è 'lavorabile' pulitelo, togliete la pelle, le lische e controllate bene che non rimangano piccole spine. Il baccalà si presenterà a pezzi grossi che si 'sfogliano'.
A questo punto si può cominciare a fare gli strati. Ungete una pirofila meglio se di coccio o pirex. fate un primo strato con le fette di patata poi coprite con metà del baccalà ben sfogliato. Coprite con metà delle cipolle e condite con sale, pepe del mulinello e prezzemolo tritato.
Fate un secondo strato di patate, baccalà e cipolle, coprite ancora coi condimenti e poi decorate con le rimanenti patate lasciando intravedere sotto il baccalà. Finite con un bel giro di olio EVO.
Infornate a forno caldo a 190 gradi per circa venti minuti.
Togliete la pirofila dal forno e decorate con le fette di uova sode e con le olive nere.
Servite caldissimo.
PS: Questa ricetta prende il nome dal Signor Gomes de Sà, le uniche informazioni che ho trovato in rete su di lui dicono che era un commerciante di Porto della fine del diciannovesimo secolo... altro non so...
La prossima tappa dell'abbecedario culinario d'europa sarà la Romania a casa di 'La cucina di Cristina'
Alla prossima sfida!
Ah, oltre a me e mio marito, qualcun altro ha apprezzato il baccalà lessato e ben pulito, indovinate chi??