Magazine Opinioni
(N.B. Ho notato che la visualizzazione del video potrebbe essere problematica. In tal caso su Youtube cercate "Ballarò 06 03 2012 2/12").
Ieri sera, prim'ancora di vedere il servizio, intuendo già cosa potesse essere passato, mi sono agitata e ho colto l'occasione per fare delle considerazioni che metterò nero su bianco anche qua.Io ho già parlato a modo mio della crisi in questo blog, qui. Era il periodo natalizio e l'atmosfera era austera (cosa che tra l'altro ho profondamente apprezzato, pensando alle nostre città con tanti problemi dove si spendono milioni di euro ogni anno per le luci natalizie, invece di, ad esempio, pagare i trasporti pubblici e di fatto lasciando i cittadini a piedi, oppure invece di investire in teatri e cultura).
Ma torniamo al "servizio". Per quanto breve, dice delle cose precise e dirette. Si mostrano i pensionati dei paesini con pensioni da 300 euro che muoiono letteralmente perché non hanno soldi per pagarsi le ambulanze. Si parlicchia di difficoltà a gestire il credito e della disoccupazione giovanile.I problemi qua ci sono e sono grandi, e risalgono a ben prima della crisi recente. La povertà e gli squilibri sociali qui sono pesanti eredità di un passato di chiusura salazariana, ma non solo, sono anche sicuramente il frutto di un mal governo successivo e di una forma di indolenza diffusa.Ok. Ma fare quel tipo di servizio mi pare l'atteggiamento propagandistico proprio di chi vuole rincuorarsi della situazione domestica guardando le magagne altrove, che, oh sì, sono ben più gravi.Penso al fatto che nei paesini del sud Italia, posti di cui si parla poco o nulla, ci sono milioni di pensionati che vanno avanti con la minima (mia nonna in primis), e che quindi non se la passano di certo meglio dei vecchi portoghesi. Anche loro hanno l'orto, quelle immagini non mi impressionano, anzi non mi dicono nulla. E c'è di più: loro (mia nonna in primis) i prodotti dell'orto li vanno ancora a vendere agli agriturismi locali, a 86 anni, per rimpolpare la magrissima pensione. Andate ad intervistare anche loro! Andate a leggere nei loro volti rugosi e nelle loro mani che sanno di terra: i paesi che muoiono ce li abbiamo in casa, non c'è bisogno di scomodare l'Europa!
Poi veniamo ad un altro punto cruciale: la disoccupazione giovanile. Innanzitutto, dati alla mano, il problema è più grave in Italia che in Portogallo: ad esempio, lo dicono Il Sole 24 ore e The Economist. Ne parlavo proprio coi colleghi a pranzo qualche giorno fa.Dati a parte, un fenomeno interessante che si verifica è che, nonostante la crisi, questo Paese riesca a richiamare un sacco di giovani da tutta Europa (ed oltre), cosa che non avviene in Italia! Perché? Una possibile risposta è che, oltre alla questione "filosofica" del vivere semplice, e se si apprezza la semplicità e la bellezza delle piccole cose qui ci si trova bene per forza, c'è il fatto pratico fondamentale che se vuoi lavorare qui un lavoro lo trovi, e, guarda un po', perbacco, ti pagano anche. Chiaro che non si può fare di tutto, ma per cominciare a scrivere le famose esperienze nel curriculum da qualche parte bisogna pur cominciare, possibilmente senza fare lo schiavo.Il lavoro retribuito da noi non è mica tanto scontato, ormai. Ci sono eserciti di giovani che lavorano totalmente gratis, camuffati da stagisti, apprendisti, senza contare quelli totalmente o almeno in parte a nero... In più ora, nel pacchetto di legge sulle liberalizzazioni, hanno messo anche una norma che prevede solo un rimborso spese forfettario per i tirocinanti negli studi dei liberi professionisti (il panino della pausa pranzo e i mezzi pubblici, qualora fossero così fortunati da averli, per raggiungere il posto di lavoro). Un altro esercito in crescita, quello degli aspiranti notai, avvocati, commercialisti e via dicendo, che è come se non esistesse.
E infine...in cinque minuti non si poteva dire che nonostante la crisi questa città ha la forza di reinventarsi continuamente. Questa è una realtà bella e vera, di cui cerco di parlare per quanto posso, e non mi stancherò mai di farlo (data la mia nota indole di avvocato delle cause perse).
Insomma, tante cose meglio ometterle a Ballarò. Qua si muore di fame: sarà che invece in Italia son tutti con la panza piena e contenta? Amen!
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Il Donbass è come il sud Italia.
Quindi potrebbe essere utile analizzare le posizioni polarizzate che molti hanno appreso per quanto riguarda l'Ucraina. Per eludere tali opinioni radicate,... Leggere il seguito
Da Nicovendome55
ATTUALITÀ, OPINIONI, POLITICA, SOCIETÀ -
La seconda ondata
Intervista di Peter Jellen. della Rivista Online "Telepolis", a Robert Kurz, del 18 e 19 luglio del 2010 Peter Jellen: Mr. Kurz, negli ultimi tre anni, la... Leggere il seguito
Da Francosenia
CULTURA, OPINIONI, SOCIETÀ -
Pausa Gender – Podcast #3
Siamo sopravvissuti alla seconda puntata del podcast, ma vi ricordo che questo non vuol dire nulla perché anche Forte Forte Forte ha superato la seconda... Leggere il seguito
Da Signorponza
GOSSIP, TELEVISIONE -
Almanacchorror: Giugno 2015
E' quasi ridicola la quantità di film straordinari che sono usciti a giugno.State a vedere:8 giugno 1984: i patatonissimi mogwai diventano fenomeno di culto.... Leggere il seguito
Da Mariparacchini
CINEMA, CULTURA, HORROR, OPINIONI -
Famiglia atipica is better than no famiglia
C’era bisogno di un’altra opinione, un altro sproloquio, un altro post sulle famiglie atipiche? Sicuramente no. Avevate bisogno che io mettessi nero su bianco... Leggere il seguito
Da Gynepraio
OPINIONI, TALENTI -
“Hic Rhodus, hic salta” – Grecia, Tsipras e la democrazia col culo del popolo
Il titolo dell’Huffington Post del 28/06/2015 “Hic Rhodus, hic salta” [“Qui [è] Rodi, salta qui”. Il senso traslato è “Dimostraci qua e ora le tue affermazioni”. Leggere il seguito
Da Carusopascoski
OPINIONI, SOCIETÀ